L’EDITORIALE. ASL DI SALERNO, LE SCELTE DI ANTONIO SQUILLANTE. di Mario Cirillo

Almeno sono scelte. Che vanno in una direzione e non nell’altra, che sposano una filosofia e non un’altra, ma sono scelte. Frutto di un procedimento logico che, ahinoi!, deve tenere sempre presente il bilancio che, così come avviene per i livelli nazionali, rappresenta un ostacolo insormontabile. ANTONIO SQUILLANTE sceglie: poi, come è naturale che sia, le sue scelte possono piacere o meno. E se a lamentarsi sono i sindaci dei diversi comuni coinvolti dalle sue decisioni possiamo anche condividerne lo spirito. Un pò meno quando le lamentele arrivano dai livelli istituzionali piu’ alti come consiglieri regionali e parlamentari.

 

Sia gli uni che gli altri hanno la possibilità di incidere sulle scelte di chi è chiamato a guidare un’ASL: i Consiglieri Regionali, sia di opposizione ma soprattutto di maggioranza, sono i “datori” di lavoro dello stesso manager. I parlamentari, invece, hanno la facoltà di incidere sulle politiche nazionali in materia di sanità ma, a ben guardare, non ci risulta che tra i deputati ed i senatori provenienti dalla Provincia di Salerno ci sia un grande interesse per quanto accade sul territorio di casa nostra. Certo, annunciano, proclamano e dichiarano di voler fare di tutto per evitare questa o quella soppressione di struttura sanitaria ma, poi, quando sono a Roma si trasformano in pecorelle dinanzi al richiamo del Capogruppo. Ed allora ? 

Cento volte meglio chi decide e ci mette la faccia, sapendo di lasciare l’amaro in bocca a qualcuno ma con la consapevolezza di fare qualcosa di concreto e di necessario. 

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