LOTTA ALLA CORRUZIONE. DI NARDO (IDV): “RENZI RIMETTA IN SERVIZIO DONATO CARLEA”

«Lotta alla corruzione: il premier sta facendo molte cose per contrastare questo fenomeno e questo è un bene. Rivolgo a Matteo Renzi un appello per far rientrare in servizio un alto funzionario dello Stato, che è stato punito perché ha contrastato le cricche del malaffare. Anche così si combatte la corruzione». Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario regionale di Italia dei Valori in Campania, che nei giorni scorsi ha rivolto la stessa richiesta al Ministero delle Infrastrutture, in relazione alla vicenda di Donato Carlea.

 

«Il provveditore Donato Carlea- continua Di Nardo – un funzionario dello Stato che ha sempre dimostrato un altissimo senso del dovere e la massima integrità morale, un professionista onesto che è stato incomprensibilmente discriminato per avere denunciato il malaffare. Sarebbe un segnale concreto per combattere la corruzione sulle opere pubbliche in Italia». «La sua è una storia esemplare – continua Di Nardo- che merita di essere ricordata. Dopo avere svolto in modo specchiato per tre anni il suo lavoro come provveditore interregionale alle opere pubbliche per Lazio Abruzzo e Sardegna, durante la prima ricostruzione post terremoto a L’Aquila, Carlea l’anno scorso è trasferito al provveditorato Campania-Molise, nonché sanzionato da un punto di vista disciplinare e sospeso dal servizio. Non credo che sia stato un caso che, poco prima, l’ingegnere Carlea aveva denunciato a Procura e Corte dei Conti quanto avvenuto intorno ai lavori di ristrutturazione della palazzina che avrebbe dovuto ospitare i servizi segreti a Roma.   Un appalto affidato dall’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, uno dei protagonisti della “cricca” sul G8 alla Maddalena. Per la palazzina a Roma lo Stato ha già sborsato oltre 18 milioni di euro alla ditta e i lavori non sono stati realizzati». «A febbraio- ricorda Di Nardo- il giudice del lavoro ha accolto il ricorso dell’ex provveditore contro le sanzioni disciplinari e la sospensione di sei mesi. Nonostante il trascorrere del tempo, però, Carlea non è stato ancora reintegrato. Il Ministero delle Infrastrutture lo faccia al più presto. Il premier Matteo Renzi non resti indifferente. Un funzionario onesto che combatte le “cricche” è una delle armi più efficaci per combattere la corruzione».

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