MONTECORVINO ROVELLA. IL CASO DELLA VETTURA DI SERVIZIO UTILIZZATA DALLA MOGLIE DEL SINDACO PER UN CONCORSO PUBBLICO

Un esposto anonimo mette nei guai il sindaco di Montecorvino Rovella Egidio Rossomando. I fatti si snodano come una trama noir e appassionano i cittadini che avevano già da tempo abbandonato il primo cittadino in crollo di consensi. Tutto nasce DS un esposti a firma di una fantomatico comitato civico indirizzato alla Procura, al segretario comunale Rosania e a tutti i membri dell: Assise comunale.

 

Nel documento dettagliatissimo di fatti e circostanze, che detonerebbe la presenza di una talpa a Palazzo di Città tutta una serie di gravi accuse al sindaco e ai tecnici comunali. L’ accusa più grave: una macchina di servizio della polizia urbana con un vigile al volante avrebbe accompagnato la moglie del sindaco nel napoletano per un concorso pubblico. A questo punto, secondo molti osservatori inspiegabilmente, il documento viene messo in discussione in Consiglio Comunale. Nelle more il segretario Rosania avvia un’ indagine interna. Il vigile ammette di aver accompagnato la moglie del sindaco a Giuliano in Campania su disposizione del sindaco stesso e con il sindaco al seguito che sarebbe andato in Regione. In Consiglio Comunale una specie di processo anticipato con la minoranza nel ruolo di PM e un assessore avvocato anche fuori del Comune difensore del sindaco. A margine del Consiglio un brutto episodio: rissa sfiorata ed evitata solo per intervento della Forza Pubblica tra sindaco e alcuni cittadini. Da ciò altre denunce da parte dei cittadini e del sindaco. La vicenda continua con l’ intero incartamento trasmesso in procura prima dai carabinieri, e poi sembra con la firma di un avvocato locale che denuncia i fatti come libero cittadino. Tra i tanti commenti dei politici locali spicca per lapidarietà quello di Mariano Ioduce, dirigente provinciale di Noi con Salvino e leader in città del Gruppo Civico Prima i Cittadini : ” Il reato più grave- afferma Iodice- non è quello che il sindaco avrebbe commesso che va dimostrato in tribunale ma quello per cui è stato già condannato senza appello dai cittadini: la completa incapacità politica”.