NASCE A SALERNO IL COMITATO STOP TTIP

Anche a Salerno si è costituito il Comitato STOP TTIP per una nuova disciplina del commercio internazionale.

 

 

Si è costituito a Salerno un comitato STOP TTIP, cui hanno finora aderito le ACLI, Greenpeace,  Italia Nostra, Legambiente, UdS, UdU, ARCI, Libera, CGIL Salerno, Federconsumatori,  Spazio Pueblo Cava De’ Tirreni, ANPI, associazione Indiani d’Occidente, Università Popolare Interculturale, Associazione a Sud.
Le associazioni che hanno dato vita a questo comitato sono contrarie al TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), trattato tra Stati Uniti e Unione Europea che, scavalcando le leggi delle singole nazioni dell’Europa, e le stesse deliberazioni del Parlamento Europeo, regolerà gli scambi commerciali sconvolgendo tutta la normativa di tutela sulla produzione , a cominciare dai prodotti agricoli, e di tutela per i lavoratori.
Il mercato americano permette ampiamente l’uso degli OGM nell’agricoltura e quello degli ormoni per il bestiame allevato: da quello che si sa, che i contenuti sono secretati, il trattato è indirizzato ad abbassare gli standard qualitativi presenti in Europa per permettere la circolazione dei prodotti meno controllati provenienti dagli Stati Uniti.
Inoltre, se un paese europeo ha una legislazione che può mettere in difficoltà l’attuazione del TTIP, qualsiasi privato, molto probabilmente multinazionali, potranno far ricorso a una commissione composta da rappresentanti degli USA e della UE per scavalcare le leggi nazionali o di salvaguardia della UE.
Queste le ragioni del NO del comitato anche qui a Salerno, dove la produzione della filiera agroalimentare è di qualità, dove ci sono prodotti tipici, DOP, IGP, che sarebbero cancellati da una lista di prodotti di eccellenza interrazionale, a cominciare dalla mozzarella o dalla nocciola, o l’industria del pomodoro.
A questo è collegato ovviamente, tutta l’economia agricola della nostra provincia, le aziende ed i lavoratori del settore.
Ma, soprattutto, la perdita di controllo sulla qualità dei prodotti non garantisce la salute dei cittadini.
Pertanto è necessaria un’opera d’informazione attraverso riunioni, tavoli, volantinaggi, fino ad un’iniziativa pubblica a metà giugno, cui invitare i cittadini e le istituzioni.
Contemporaneamente, chiederemo ai comuni della provincia di deliberare contro l’attuazione di questo scellerato trattato, facendo pronunciare i consigli comunali.
Il comitato, infine, rimane a disposizione di tutti gli organi di stampa  per fare informazione su questo delicato tema e ne sollecita l’attenzione.
Il Comitato STOP TTIP Salerno.

Si è costituito a Salerno un comitato STOP TTIP, cui hanno finora aderito le ACLI, Greenpeace,  Italia Nostra, Legambiente, UdS, UdU, ARCI, Libera, CGIL Salerno, Federconsumatori,  Spazio Pueblo Cava De’ Tirreni, ANPI, associazione Indiani d’Occidente, Università Popolare Interculturale, Associazione a Sud.Le associazioni che hanno dato vita a questo comitato sono contrarie al TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), trattato tra Stati Uniti e Unione Europea che, scavalcando le leggi delle singole nazioni dell’Europa, e le stesse deliberazioni del Parlamento Europeo, regolerà gli scambi commerciali sconvolgendo tutta la normativa di tutela sulla produzione , a cominciare dai prodotti agricoli, e di tutela per i lavoratori.   Il mercato americano permette ampiamente l’uso degli OGM nell’agricoltura e quello degli ormoni per il bestiame allevato: da quello che si sa, che i contenuti sono secretati, il trattato è indirizzato ad abbassare gli standard qualitativi presenti in Europa per permettere la circolazione dei prodotti meno controllati provenienti dagli Stati Uniti.   Inoltre, se un paese europeo ha una legislazione che può mettere in difficoltà l’attuazione del TTIP, qualsiasi privato, molto probabilmente multinazionali, potranno far ricorso a una commissione composta da rappresentanti degli USA e della UE per scavalcare le leggi nazionali o di salvaguardia della UE.   Queste le ragioni del NO del comitato anche qui a Salerno, dove la produzione della filiera agroalimentare è di qualità, dove ci sono prodotti tipici, DOP, IGP, che sarebbero cancellati da una lista di prodotti di eccellenza interrazionale, a cominciare dalla mozzarella o dalla nocciola, o l’industria del pomodoro.   A questo è collegato ovviamente, tutta l’economia agricola della nostra provincia, le aziende ed i lavoratori del settore.   Ma, soprattutto, la perdita di controllo sulla qualità dei prodotti non garantisce la salute dei cittadini.Pertanto è necessaria un’opera d’informazione attraverso riunioni, tavoli, volantinaggi, fino ad un’iniziativa pubblica a metà giugno, cui invitare i cittadini e le istituzioni.   Contemporaneamente, chiederemo ai comuni della provincia di deliberare contro l’attuazione di questo scellerato trattato, facendo pronunciare i consigli comunali.Il comitato, infine, rimane a disposizione di tutti gli organi di stampa  per fare informazione su questo delicato tema e ne sollecita l’attenzione.

Il Comitato STOP TTIP Salerno.