ORDINE DEI COMMERCIALISTI: LA RIVINCITA DEL RAGIONIER FANTOZZI. E SCOPPIA IL CASO DELLE SCHEDE IN PIU’. LA LETTERA DEL VICE PRESIDENTE ALFONSO GARGANO

Ha vinto la tradizione sulla innovazione, l’antico sul moderno, una professione oramai considerata desueta su di un’altra, invece, da tutti immaginata come quella del futuro.
La vittoria elettorale di DE FRANCISCIS è anche la rivincita dei “Ragionieri”, perché il nuovo Presidente dell’Ordine dei Commercialisti non avesse ottenuto un successo schiacciante tra gli iscritti al vecchio albo non avrebbe potuto cantare vittoria nei confronti di CAMAGGIO.

 

 

Uniti al loro interno piu’ di quanto non lo fossero i commercialisti, gli appartenenti all’ordine dei Ragionieri, anche se numericamente inferiori nel nuovo collegio (sono appena in 5), sono stati determinanti, grazie ad un lavoro di mediazione svolto da ALFONSO GARGANO, vice presidente ma con poteri che, oggi, vanno ben oltre questo ruolo. I vincitori morali della “Disfida dei Conti” sono sicuramente altri due ragionieri: ENZO PAPPALARDO e MATTEO CUOMO che con sapienza sono riusciti ad ottenere quello che i giovani commercialisti non hanno saputo conquistare. Per CAMAGGIO un risultato è chiaro: il nuovo che avanza (vale a dire i Commercialisti) sono dalla sua parte, i numeri lo dicono ed è un dato inconfutabile.
E’ forse mancato un po’ di tempo in piu’ (ahi quanto costarono quelle riunioni di attesa con i vecchi vertici dell’ordine) ma anche l’unità tra i giovani Commercialisti, minata alla base da quanti hanno messo in campo una delle tattiche piu’ antiche ed efficaci delle elezioni: dividi et impera.
Dalle voci di dentro si parla di una tornata elettorale che potrebbe avere anche ripercussioni nei prossimi giorni: insomma non finisce qui, qualcuno sussurra che sono in arrivo scossoni e terremoti che, nell’arco di poco tempo, potrebbero anche compromettere il dato elettorale venuto fuori dalle urne. Il clima è tutt’altro che sereno e per una categoria che, oggi, ricopre ruoli fondamentali anche all’interno delle pubbliche amministrazioni, si tratta di una circostanza da non sottovalutare. Spetterà al neo Presidente DE FRANCISCIS mettere in campo una sapiente opera di ricongiunzione e di riappacificazione.
L’alternativa è abbastanza semplice: Ragionieri contro Commercialisti, perché anche se oggi sono un unico Ordine, nessuna delle due categorie ha mai sopportato l’altra.

Intanto nelle ultime ore è scoppiato il caso delle schede: nei verbali per il voto risulterebbe, infatti, una scheda in piu’ rispetto al numero dei votanti, circostanza che potrebbe anche compromettere la regolarità del voto.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del neo Vice Presidente dell’Ordine ALFONSO GARGANO. Ecco il testo:

Fantozzi è estinto già da un pò.
Dal 2008 anno dell’unificazione piano piano con mille difficoltà ma tanta buona volontà le due categorie si sono amalgamate. Certo non tutti hanno accettato di buon grado l’unificazione ma la maggioranza degli iscritti ,con il passare del tempo, ha mandato nell’oblio le due categorie considerandone una sola e compatta. La divisione tra le due categorie è tornata alla ribalta in questo periodo elettorale avendo previsto il decreto istitutivo dell’Ordine unificato per questa tornata elettorale ancora la votazione separata. Fortunatamente le due coalizioni in competizione non hanno tenuto conto di questa divisione condividendo in modo univoco i programmi e le strategie. E non nascondo che nella mia campagna elettorale spesso, incontrando i colleghi, avevo difficoltà nell’individuarli, Dottori Commercialisti o ragionieri commercialisti. Perciò il neo Presidente e il Consiglio tutto non dovrà fare alcuna opera di riappacificazione tra le due categorie in quanto non c’è stata alcuna rottura.
Approfitto per ringraziare i i colleghi e l’Associazione che hanno sostenuto la mia coalizione in quanto tutti, nelle loro possibilità ,hanno contribuito all’affermazione delle due liste apparentate “Innovazione e tradizione” e “Esperienza e rinnovamento” . E per ultimo non posso non far notare il grande senso di democraticità e di partecipazione dell’intera categoria che, quasi compatta, ha partecipato alla competizione elettorale venendo al seggio anche con sacrificio, considerando il periodo di scadenze e per molti anche la distanza dal loro studio, per esprimere la loro volontà elettorale.
Grazie a tutti
Alfonso Gargano

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