2 giorni. Mancano due giorni alla data fissata per conoscere il responso dei Giudici della Corte di Cassazione sul Presidente Berlusconi. E, al di là degli aspetti giudiziari legati alla pronuncia, tutti guardano con grande attenzione allo tsunami politico che una condanna potrebbe provocare sul Governo, sul Paese e sull’intero assetto del centro destra italiano.
Una attesa che interessa tutta l’Italia, compresa la Regione Campania e la Provincia di Salerno dove segnali di grande tensione, almeno fino ad ora, non sono arrivati. Anzi. Si respira un’aria di apparente tranquillità, ma le giornate che attendono la politica tutta sono di natura completamente diversa.
CALDORO, intanto, dal canto suo, prosegue nella sua marcia di allontanamento dalla Presidenza della Regione Campania: dichiarazioni a catena che lasciano intendere che non c’è volontà, da parte del Governatore, di portare alla conclusione il suo mandato, che scade nel 2015. Il Segretario Nazionale del NUOVO PSI, scaltro politico formatosi nella Prima Repubblica, ha fiutato che qualcosa non va nella direzione giusta. La rivoluzione “post 30 luglio” potrebbe incidere sulle sue decisioni.
In Provincia di Salerno, invece, si va avanti senza alcun tipo di tentennamento: nomine ed incarichi politici vengono distribuiti dal Commissario Provinciale MARA CARFAGNA con enorme magnanimità e l’idea che il PDL, e con esso l’intero organigramma, possano scomparire per essere inglobati da Forza Italia è un pensiero lontano anni luce dagli Uffici di Via Porta Elina.
