“I numeri parlano chiaro: il governo Meloni ha scelto scientemente di penalizzare il Mezzogiorno. Con l’ultima revisione delle risorse Pnrr e Pnc, vengono tagliati oltre 11 miliardi di euro destinati a opere strategiche, colpendo ancora una volta Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Una decisione gravissima che conferma un’impostazione miope e profondamente iniqua, che sta aumentando le diseguaglianze territoriali anziché ridurle”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale Questioni regionali, commentando i dati emersi dal Rapporto sullo stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie realizzato dalla Camera dei deputati insieme a Cresme e Anac. “Con un colpo di penna – aggiunge il dem -, il governo ha cancellato interventi attesi da decenni, dimostrando ancora una volta il totale disinteresse verso le esigenze e le speranze delle comunità meridionali. Parliamo di progetti fondamentali per colmare il gap infrastrutturale esistente e garantire pari opportunità a milioni di cittadini. Si tratta dell’ennesima scelta unilaterale, assunta senza alcun confronto, che si aggiunge al taglio del fondo perequativo infrastrutturale, al definanziamento della decontribuzione Sud e ai tagli alla sanità pubblica. Un attacco senza precedenti al Mezzogiorno, che non trova alcuna giustificazione tecnica”. “Continueremo a denunciare con forza questa deriva pericolosa, battendoci in Parlamento e nei territori per il ripristino immediato delle risorse sottratte. Il Sud non può essere lasciato indietro se vogliamo che l’Italia intera riparta”, conclude De Luca.
