SALERNO. ANIELLO SALZANO: “I NOSTRI VIGILI URBANI NON SONO LE SS DEI NAZISTI”

“I nostri Vigili Urbani non sono le terribili SS dell’esercito nazista. Volerli rappresentare come tali è davvero una forzatura che non sta in piedi. Eppure da parte di qualcuno questo tentativo di delegittimazione lo si sta
tentando. Soprattutto da parte di chi stigmatizza le modalità troppo energiche usate nei confronti di un clochard che vive ormai quasi stabilmente sotto un porticato di C.so Vittorio Emanuele. E che non tutti i residenti della zona considerano però accettabile.”
Lo scrive Aniello Salzano, rappresentante della Lista Moderati e Popolari. 
Penso invece che i Vigili urbani, più volte chiamati da negozianti e residenti, abbiano fatto semplicemente il proprio dovere ! E abbiano condotto l’intervento come la legge prescrive. Del resto non si può consentire ad
alcuno di bivaccare, e semmai fare i propri comodi, su un marciapiede pubblico o addirittura su un suolo privato ad uso pubblico. Nè poi si può mettere sotto accusa la pubblica amministrazione per le sue manchevolezze, allorquando si rinviene il corpo senza vita di un clochard morto per il freddo della notte.
In città ci sono tanti altri casi simili per i quali si auspica e si richiede l’intervento dei Vigili Urbani, cui tra l’altro è stato dato il compito di indirizzare questi poveri cristi nei dormitori pubblici appositamente predisposti dall’Amministrazione comunale, oltre a quello di preservare il decoro della città e tutelare i diritti e la sfera privata dei cittadini. I quali spesso lamentano un intervento poco risolutivo e incisivo dei caschi bianchi, in quanto i loro sgomberi molto spesso hanno la durata di una fumata di sigaretta.
E’ il caso, per es., di una clochard che si è stabilizzata in via permanente davanti ad un portone a pochi metri dal Palazzo di Città. Inutili fino ad oggi le proteste dei Condomini che, oltre a lamentare lo stato di sporcizia del
posto, sono costretti, ritirandosi la sera, a scavalcare il corpo e il giaciglio di tante coperte distese a terra.
Una città accogliente non lascia sui marciapiedi tanti poveri disgraziati, ma assicura loro un letto, una doccia e un tetto, almeno per la notte. Quindi è proprio il caso di finirla con il finto buonismo e un giustificazionismo

sociologico che è in certi casi inaccettabile.