Mentre si accende l’albero di Natale a Salerno, il quotidiano “Il Sole 24 Ore” rileva la città ferma all’88º posto nella classifica sulla qualità della vita. Le “Luci d’artista” diventano, dunque, un simbolo discusso, con abbondanti
fondi investiti ma con effetti scarsi sul territorio. I finanziamenti regionali e comunali, sommati ad oltre 2,4 / 2,5 milioni di euro, sembrano non incidere positivamente sulla qualità della vita quotidiana. Mentre il Comune
pubblicizza il festeggiamento del Capodanno nella tanto discussa Piazza della Libertà, la critica si concentra sulle priorità: la sanità, la scuola, le infrastrutture, ecc, che necessitano di risorse puntualmente dirottate su eventi come le “Luci d’artista”. Quest’anno 110 attività commerciali del quartiere Torrione, spesso dimenticato
dall’amministrazione, si sono “autotassate” per organizzare ben 45 eventi. Questo dimostra che l’iniziativa privata può giocare un ruolo cruciale nel miglioramento del tessuto sociale. Critiche particolari riguardano l’impatto turistico delle “Luci d’Artista”: invece di attrarre un turismo sostenibile, l’evento sembra generare solo un afflusso temporaneo di visitatori “mordi e fuggi”. I commercianti lamentano mancati guadagni, mentre i residenti subiscono disagi organizzativi e la città mostra segni di abbandono. Salerno lentamente sta “morendo”, ormai è ricorrente vedere attività, anche storiche, che chiudono i battenti a causa della crisi e del continuo aumento delle
tasse comunali. La delusione della maggioranza dei Salernitani si riflette sulle critiche a l mancato investimento
nelle infrastrutture, nei trasporti pubblici e nella pulizia della città, alimentando l’insoddisfazione.
L’evento delle “Luci d’artista” diventa così simbolo di una gestione amministrativa inefficiente.
La mancanza di volontà politica a promuovere aggregazioni e sviluppo territoriale emerge come una delle cause principali della stagnazione. I giovani, privi di opportunità e prospettive, sono costretti a demigrare, mentre il potenziale turistico del mare rimane inutilizzato e Salerno sembra restare ferma nel passato, dove le città
si svuotavano durante l’esodo estivo degli anni 80’. In conclusione, Salerno si trova intrappolata tra le “Luci d’Artista” e le sfide urbane. Affrontare i problemi strutturali richiederebbe una visione politica lungimirante, incentrata sul coinvolgimento della comunità e su investimenti mirati per sfruttare appieno il potenziale della città e del suo mare. Salerno dovrà liberarsi da questo stallo e iniziare un percorso di crescita sostenibile.
DI
Salvatore De Lucia coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno con delega agli enti partecipati
e bilanci