Il deputato del Partito Democratico Simone Valiante spinge per tornare indietro sulla riforma delle Province. E lo fa con un atto politico molto importante: una interrogazione parlamentare che, nella sostanza, boccia la riforma voluta dal suo stesso partito.
La bocciatura del quesito referendario richiede una immediata riflessione sul ruolo ed il futuro anche finanziario delle Province. L’espletamento di funzioni fondamentali, come si è visto anche nei giorni dell’emergenza neve in Regioni drammaticamente colpite, impone al Parlamento una immediata riflessione e provvedimenti urgenti. Ho, pertanto, pochi minuti fa consegnato agli uffici della Camera dei Deputati questa interrogazione!
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
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Al Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie – Per sapere, premesso che:
– la Legge 07.04.2014 n. 56, ha disciplinato l’organizzazione e il ruolo delle ex Province introducendo la nuova denominazione di enti territoriali di area vasta, in attesa dell’abolizione degli enti stessi prevista dalla riforma costituzionale;
– la riforma del Titolo V della Costituzione non è stata approvata dal corpo elettorale e pertanto le Province sono rimaste incardinate nella struttura costituzionale della Repubblica;
– la Legge 56/14 assegna alle Province funzioni fondamentali quali: la Pianificazione territoriale, la tutela e valorizzazione dell’ambiente, la Pianificazione dei trasporti, la costruzione e gestone strade provinciali, la gestione dell’edilizia scolastica e la programmazione provinciale della rete scolastica, l’assistenza tecnico amministrativa agli enti locali.
– per servizi di viabilità garantiti dalle Province si intende: Gestione, manutenzione e messa in sicurezza di 130 mila chilometri di strade, oltre il 70% della rete viaria nazionale, di cui 38 mila di strade montane (il 30%)
– le Province dopo i tagli che del 2015 di 650 mln, di 1 miliardo e 300 (nel 2016) e 1 miliardo e 950 milioni nel 2017 non sono più in grado di erogare i servizi alla popolazione;
– dal 2013 al 2016 la spesa corrente delle Province è diminuita del 40%, riducendosi di oltre 2,7 miliardi, la differenza tra entrate e uscite nel 2016 è stata pari a – 571 milioni;
– la Legge di Bilancio per l’anno 2017 avrebbe dovuto disciplinare nuovi interventi per le Province, ma la crisi di governo intervenuta a seguito delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri ha comportato un’accelerazione dell’iter di approvazione della Legge che non ha potuto prevedere nuovi interventi per gli enti periferici;
– lo stato di emergenza ambientale delle ultime settimane ha evidenziato come non sia ulteriormente procrastinabile una nuova disciplina normativa ed economica sull’articolazione delle Province;
– quali elementi si intendano fornire sui fatti descritti in premessa, e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere anche con riguardo alla individuazione delle risorse economiche necessarie.
