Un candidato sindaco deve rispondere a tre domande essenziali. E lo deve fare in maniera chiara e comprensibile. Altro che partiti e movimenti, altro che autocandidature e discorsi astrusi sulla provenienza politica. I cittadini vogliono, diciamo devono, sapere essenzialmente tre cose.
1) CHI SEI – Ci dica l’aspirante candidato dove è nato, cresciuto, se è sposato, separato, fidanzato o single. Ci dica anche i suoi gusti sessuali, perchè bisogna comprendere fino in fondo che persona ci si trova difronte.
2) COSA FAI – Ci spieghi l’aspirante candidato di cosa vive: qual è la sua attività professionale o lavorativa, quali sono le fonti del suo reddito, comprese le proprietà immobiliari. E ci illustri anche il suo impegno attuale nella vita politica.
3) COSA VUOI FARE – Infine, ed è qui’ che casca l’asino, l’aspirante candidato senza fare riferimento a progetti nazionali o a programmi di 2.000 pagine, ci dica tre cose concrete che vuole realizzare nei primi 100 giorni di amministrazione.
PS: Astenersi perditempo o aspiranti alla carica di consigliere comunale di opposizione.
