“Non cambia nulla dal punto di vista sostanziale. Purtroppo, ci sono persone abituate a commentare, e confuse indiscrezioni di stampa, senza conoscere gli atti e si fanno analisi politiche di convenienza. Io ho preferito aspettare che Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno, che voglio ringraziare per la consueta correttezza e puntualità, mi notificasse il decreto del Presidente della Repubblica che scioglie il Consiglio Provinciale di Salerno ai sensi dell’art. 53 del Testo Unico degli Enti Locali e che comporta la proroga delle funzioni del presidente in carica, della Giunta e del Consiglio provinciale, che vanno avanti nella loro azione amministrativa.” E’ quanto dichiarato dal Commissario di Governo ANTONIO IANNONE alla web Tv della Provincia di Salerno.
Si è fatto un gran parlare nelle ultime ore, dicendo cose di una inesattezza estrema. Voglio tranquillizzare tutti coloro che si sono preoccupati degli effetti che questo scioglimento potesse comportare, che si tratta di uno scioglimento tecnico, automatico quando c’è una procedura di decadenza, così come è già avvenuto per la Provincia di Napoli. Ci sono stati tempi diversi per noi, perché diversamente da Napoli, a Salerno il Pd aveva proposto un ricorso in Tribunale rispetto alla decadenza che avevamo portato avanti come procedura e quindi il Ministero ha fatto decorrere i sei mesi di tempo a disposizione dalla dichiarazione di inammissibilità emessa dal Tribunale nei confronti del ricorso presentato dai Consiglieri provinciali del Pd.
Annunziata ad Aliberti e al Pd: “Atto di coerenza politica le dimissioni”
“Nulla vieta ai consiglieri provinciali, che parlano di anomalia o inutilità della Provincia, di rassegnare le proprie dimissioni. Anzi, sarebbe un atto di coerenza politica oltre che di serietà personale”. Lo dichiara in una nota il consigliere provinciale Franco Annunziata, capogruppo di Fratelli d’Italia. “Voglio ricordare -continua- al collega Aliberti, all’epoca capogruppo provinciale del PDL, che oggi si duole nel riconoscere la figura di Iannone quale presidente della Provincia, che votò la in modo consapevole oltre che in piena e assoluta libertà la decadenza di Cirielli e, di conseguenza, il trasferimento delle funzioni all’allora vicepresidente Iannone”.
“Per quanto riguarda i colleghi di opposizione Coscia e Mauri –sottolinea- vorrei al primo dire di chiarirsi le idee, in quanto sembra averle molto confuse, non fosse altro perché questo decreto del Presidente della Repubblica riconosce la correttezza della procedura da noi adottata, contrariamente a quanto affermato dai consiglieri del PD che fecero un ricorso dichiarato poi inammissibile dal Tribunale”. “Al secondo- conclude Annunziata- dico, invece, che comprendo la sua dichiarazione sull’inutilità della Provincia in ragione del fatto che, da consigliere provinciale, brilla per le sue assenze che sfiorano, solo per qualche decimo, il cento per cento”.
