“In riferimento all’articolo uscito oggi sulle pagine de Il Mattino, siamo certi della buona fede, che apprezziamo, dei proponenti, ma L’Unità si costruisce insieme, lavorando nel tempo sui contenuti, nel metodo e nella scelta condivisa della classe dirigente. Lo avevamo proposto alcuni mesi addietro, rimanendo del tutto inascoltati. Per noi sarebbe stato doveroso un confronto sulla Città, una discussione franca sui suoi problemi, sul perché è agli ultimi posti di tutte le classifiche sulla produttività e la vivibilità. Si sarebbe dovuto attrezzare insieme, attraverso uno sforzo partecipato, anche dal basso, un programma lungo, di rilancio, ispirato alla visione di una città medio-metropolitana smart, aperta, inclusiva e sostenibile.”Lo scrive l’esponente della lista Salerno Città Aperta Rosaria Chechile.
E invece, al posto della discussione sulla riconversione di Salerno in città del futuro, a campagna elettorale iniziata, arriva una proposta di Unità per adesione, tesa unicamente alla conservazione del potere e della Salerno che non funziona.
Una proposta che riteniamo del tutto irricevibile e che vale solo a segnalare l’evidente debolezza dell’amministrazione uscente.
