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AEROPORTO DI SALERNO. LA PROPOSTA DEL PARTITO DEMOCRATICO: “ALLEANZA CON LA REGIONE BASILICATA”

Parla di «grande interesse» per l’aeroporto di Salerno Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata ieri a Pontecagnano in occasione della visita allo scalo aeroportuale di Enrico Letta, impegnato in un tour elettorale nel salernitano. Ma più della presenza del vicesegretario del Pd a suscitare interesse sono state le riflessioni di De Filippo sul futuro ruolo dell’aeroporto di Salerno, riflessioni ancor più importanti considerato che a breve sarà pubblicato il bando con cui si darà via libera all’aumento di capitale del consorzio aeroportuale.

Un aumento di capitale, da 4,8 a 10 milioni di euro di cui 3 riservati ai vecchi soci e 2 a terzi, che punta a favorire l’ingresso di soci istituzionali. Negli auspici tra questi ultimi figura in primis proprio la Regione Basilicata.

 

 

LA CONFERMA – «Siamo interessati – dice De Filippo – ma attenti e rigorosi. Questo aeroporto può essere utile se supera una dimensione regionale: la Basilicata, o almeno la provincia di Potenza, può considerare quello di Salerno come un suo aeroporto regionale». E se dal presidente lucano arriva un’amara considerazione sulla «storia gestionale non totalmente positiva» del Costa d’Amalfi certo il segnale di attenzione è forte. E del crescente ruolo dell’aeroporto ha dovuto prendere consapevolezza anche il Pd salernitano, nel recente passato schierato su una linea estremamente critica sulla gestione dello scalo e sugli investimenti fatti per mantenerlo in vita.

LE POLEMICHE – Restano, però, differenze di vedute non secondarie all’interno dei democrat, in particolare sul tema dell’affidamento della gestione ad un soggetto unico su base regionale. Ipotesi da respingere per Fulvio Buonavitacola: «Per anni – dice – la discussione sull’opportunità o meno dell’ingresso di Gesac ci ha paralizzati, bisogna tener presente che se ci confrontiamo oggi con Capodichino otterremo le briciole, bisogna prima rafforzarsi e poi trattare». Valutazione opposta quella di Antonio Valiante, da tempo sostenitore dell’opportunità del gestore unico regionale del sistema aeroportuale. Parole dure da Buonavitacola anche per il bando di aumento di capitale: «Meglio non pubblicarlo – incalza – non si può cercare un partner che investe 25 milioni in 5 anni senza che sia stato fissato lo start up». A Bonavitacola ha replicato Antonio Fasolino, presidente del consorzio aeroportuale. «La delegazione guidata da Letta –dice- ha preso atto del lavoro svolto in questi ultimi mesi e dei risultati raggiunti. Quanto alle critiche di Buonavitacola, dico solo che forse dovrebbe spiegare cosa ha fatto in questi ultimi venti anni in cui è stato ben presente nella vita dell’aeroporto».

tratto da corrieredelmezzogiorno.it

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