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ANCE SALERNO ALL’ATTACCO. “L’EDILIZIA MUORE PER L’INERZIA DEGLI ENTI LOCALI”

“E’ solo la prima tappa di un percorso con il quale, insieme ai sindacati, cercheremo di ottenere risposte concrete da parte degli Enti Pubblici che, oggi, sono i principali debitori delle aziende del settore dell’edilizia”.
Antonio Lombardi, Presidente dell’ANCE SALERNO, ieri mattina, all’interno dei locali dell’Hotel Mediterranea di via Clark, ha cercato di ottenere da sindaci ed amministratori pubblici un impegno solenne, quello di battersi per “evitare che continui la emorragia di imprese che, in Italia, scompaiono, per quanto riguarda il mondo delle costruzioni, al ritmo di 380 al giorno”.



La questione piu’ delicata è sicuramente quella dei crediti non pagati. La Pubblica Amministrazione quanto deve alle aziende del salernitano ?
Abbiamo calcolato che le imprese edili della nostra provincia, complessivamente, vantano un credito di 120 milioni di euro nei confronti degli enti pubblici di vario livello: comuni, Provincia e Regione Campania. Oramai i nostri iscritti sono esasperati dai ritardi nel pagamento ed, in questa
campagna elettorale, continuiamo ad ascoltare proposte aberranti per la soluzione del problema”

Ma esiste una graduatoria dei peggiori pagatori ?
“E’ triste dirlo ma esiste. In testa ci sono il Comune di Salerno e la Regione Campania. Entrambi saldano i propri debiti con le aziende, in media, dopo 8 mesi dalla emissione della fattura. E’ bene ricordare che abbiamo preso in considerazione solo ed esclusivamente quei lavori che non sono oggetto di contestazioni e di ricorsi giurisdizionali. Sta di fatto che quando si tratta di chiedere il pagamento di tasse, locali o nazionali, non ci viene consentita alcun tipo di dilazione: basta un solo giorno di ritardo per far scattare sanzioni ed interessi.”

Ieri avete invitato, insieme ai sindacati del settore, i vertici della Regione, della Provincia di Salerno e dei 158 comuni del salernitano. Cosa avete proposto ?
“Cose semplici da fare. Come la approvazione di un PROGETTO SALERNO: un piano di opere pubbliche da realizzare nel nostro territorio, realizzato con la supervisione tecnica e scientifica dell’Università degli Studi e con la collaborazione di tutti gli enti invitati: il raccordo Salerno-Avellino, il
completamento delle infrastrutture dell’Aeroporto di Pontecagnano Faiano, il prolungamento della tangenziale fino ad Agropoli, gli interventi per la depurazione (già finanziati con oltre 100 milioni di euro). “

E per le piccole e medie imprese, cioè quelle realtà che non possono affrontare opere del genere ?
“Ci è stato detto, negli anni passati, che la pianificazione urbanistica avrebbe rimesso in moto l’edilizia. Ebbene in provincia di Salerno appena 7 comuni su 158 hanno concluso l’iter amministrativo per la adozione del famigerato PUC, il Piano Urbanistico Comunale. Tutti gli altri sono privi dello
strumento di pianificazione. Quando sento parlare di abusivismo edilizio credo che molti non conoscano questi dati.”

Salerno è uno dei pochi comuni che ha chiuso la partita PUC.
“Ma ha sbagliato nel valutare il peso degli oneri urbanistici a carico delle
imprese private. Oggi i cantieri, in città, almeno sul fronte dell’edilizia
privata, sono fermi perchè le spese per gli interventi accessori non sono
sostenibili. Chi vuole costruire deve dare troppo: su questo punto il comune di
Salerno ha deluso le nostre aspettative”.

Ai futuri parlamentari salernitani cosa chiede il settore dell’edilizia?
“Di battersi per il territorio, di combattere per la parificazione del
trattamento che le imprese ricevono dalla Pubblica Amministrazione in Italia,
di procedere sul fronte delle compensazioni tra crediti e debiti fiscali, di
lavorare per creare un sistema di agevolazione per l’accesso al credito
bancario. Non possiamo essere “europei” solo per i vincoli di bilancio e per il
patto di stabilità: dobbiamo esserlo anche per il rispetto delle regole a
favore degli imprenditori privati”.


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