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ANCE SALERNO, BILANCIO DI FINE ANNO. LOMBARDI: “SGUARDO RIVOLTO ALL’ESTERO”

Le previsioni per il 2015, nonostante l’attenuazione delle dinamiche recessive, restano in territorio ampiamente negativo per produzione, fatturato e occupazione. Ma il segnale forte che emerge dall’ultima Analisi Qualitativa su base semestrale delle dinamiche del settore edile in provincia di Salerno riferita al II semestre 2014 e al I semestre 2015, curata dal Centro Studi di Ance Salerno, e presentata questa mattina nel corso della consueta conferenza stampa di fine d’anno, è rappresentato dalla forte crescita (oltre il 23%) della propensione a cogliere occasioni di lavoro anche al di fuori del territorio nazionale.

 

«Il quadro generale che emerge dalle nostre analisi – ha commentato il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi – è ancora una volta fortemente preoccupante: aumenta il tasso di disoccupazione, abbiamo perso in ambito provinciale altri 8.000 posti di lavoro in 18 mesi, il monte ore annuo della cassa integrazione passa da 4 a 9 milioni, le procedure fallimentari registrano un incremento del 56%. La situazione insomma resta allarmante. Eppure sul tavolo opportunità e risorse disponibili esistono: dai 2,5 miliardi di fondi europei da spendere entro un anno, alle risorse per l’efficientamento energetico (900 milioni utilizzati per appena il 5%), per l’adeguamento e la messa a norma statica e impiantistica delle scuole e degli edifici pubblici, per il dissesto idrogeologico (78 milioni disponibili) e per la riqualificazione urbana. Tante opportunità che si scontrano con il vero nemico di questo paese, la vera e più gravosa tassa occulta: quella virtuale della burocrazia. In un contesto politico fatto di annunci e di promesse cui sistematicamente non seguono fatti, non sorprende la forte crescita della propensione all’export. È un segnale che le imprese salernitane sono pronte ad investire altrove, laddove esistono concrete opportunità, e sono stufe di una politica tutta protesa agli annunci e al marketing, e poco ai fatti: nella sola provincia di Salerno si parla da oltre un trentennio di Aeroporto di Pontecagnano, di raccordo autostradale Salerno-Avellino, di Interporto, di viabilità di supporto alle infrastrutture. È tempo di fatti, di azioni concrete, di cantieri. Abbiamo già perso un anno della nuova programmazione comunitaria 2014-2020: l’auspicio è che si dia corso ad azioni incisive e concrete perché non si perdano ulteriori opportunità e risorse per il territorio».