Rifiuti in Campania

CONSORZI DI BACINO. CALABRESE A CIRIELLI: “E’ LUI L’ARTEFICE DEI PROBLEMI”. CELANO: ” CALABRESE FINGE DI NON SAPERE”

«Il deputato Edmondo Cirielli si erge, oggi, a paladino dei lavoratori dei Consorzi di Bacino e prova a scaricare sui Comuni la responsabilità delle difficoltà che ancora tormentano il settore dei rifiuti, dimenticando ovviamente alcuni particolari importanti». Così, in una nota, l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese, replica al parlamentare di Fratelli d’Italia sulla vicenda dei Consorzi di Bacino.

 

 

«Da quando il ciclo dei rifiuti – ricorda Calabrese – è passato nelle mani della Provincia, la tariffa di smaltimento per il conferimento dei rifiuti indifferenziati allo Stir di Battipaglia, gestito dalla società provinciale EcoAmbiente, è passata dai 125 euro del 2011, ai 140 euro del 2012, per poi passare agli attuali 147 euro.

 

Aumenti a parte, l’attività amministrativa di Cirielli presidente della Provincia, fino alla sua decadenza – tra un Principato e un rimpasto di giunta – si è contraddistinta solo per la gestione dell’esistente. È il caso dei quattro Consorzi di Bacino della provincia di Salerno, dove sarebbe utile rammentare che i commissari liquidatori – da lui nominati – ad oggi, nonostante i vari solleciti del terzo (speriamo di aver tenuto bene il conto) assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno,  ancora non li hanno posti in liquidazione, preferendo dedicarsi all’attività gestoria.

 

Al contrario il Comune di Salerno lo scorso novembre, davanti al Prefetto, ha sottoscritto un’intesa con l’amministrazione provinciale, per anticipare il trasferimento dei 48 dipendenti del Consorzio distaccati presso “Salerno Pulita”, e di ulteriori lavoratori, per lo svolgimento dei servizi attualmente affidati al Consorzio, sulla base di un piano industriale da concordare con il commissario liquidatore il quale, a pochi giorni dalla sottoscrizione, si è reso indisponibile.

 

Prendendo atto della volontà di presentare un’interrogazione parlamentare sul tema dei Consorzi di Bacino – ricordandogli che fino a febbraio scorso gli stessi si sono rivelati un efficace serbatoio di voti per sé e per la sua formazione politica, arrivando addirittura ad inserire nelle liste per Camera e Senato l’ex presidente di Ecoambiente e i commissari liquidatori del Salerno 1 e del Salerno 2 –  mi permetto di suggerirgli di interrogare il Governo anche rispetto alla specifica vicenda del Salerno 2, denunciata meno di un mese fa dalle organizzazioni sindacali con un dettagliato esposto presentato alla Corte dei Conti della Campania. In quell’esposto, si denunciava una singolare volontà transattiva del Consorzio, avvenuta proprio a febbraio, in piena campagna elettorale, nei confronti di cinque lavoratori per i quali si sono trovate le risorse economiche necessarie a soddisfare le loro richieste. Una scelta che è stata ritenuta dall’attuale assessore provinciale all’ambiente «legittima ma inopportuna». Inoltre, ai citati lavoratori, sono state riconosciute corpose maggiorazioni stipendiali per 14 mensilità, accordate per compensare la maggiore gravosità delle mansioni svolte, anche in ragione dell’aumento del numero dei dipendenti, passati dal novembre 2010 all’ottobre 2012, da 305 a 398 unità, ampliamento quanto meno irrituale per un ente in liquidazione.

 

Cirielli, – conclude Calabrese – dopo essere stato artefice e carnefice del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Salerno, come nel racconto di Stevenson, ora si scaglia contro un sistema che lui stesso ha alimentato in tutti questi anni».

 

QUESTA LA REPLICA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI FDI ROBERTO CELANO 

 

L’Assessore all’ambiente del Sindaco incompatibile, oggetto di feroci invettive negli ultimi giorni dall’arroganza progressista per non aver il suo partito rispettato l'”obbligo” di maggioranza (termine utilizzato dal capogruppo Sorrentino), tenta goffamente di riconciliarsi agli occhi del “dominus” dissertando in materia di rifiuti, nel tentativo di scaricare su altri Enti le inadempienze dell’Amministrazione di Salerno. Lo fa nel peggiore dei modo con argomentazioni inconsistenti. L’assessore finge di non sapere che Ecoambiente e’ stata costretta a rivedere la tariffa per lo smaltimento dell’indifferenziato su sollecitazione dell’ex commissariato di governo, che ha imposto di inserire in tariffa anche i costi per la gestione del post mortem delle discariche dismesse. Non dice una parola, invero, sul “peso” intollerabile della tassa sui rifiuti imposta ai salernitani dal Comune di Salerno per un servizio alquanto scadente, considerato le mini discariche ed il degrado con cui in quasi tutti i rioni della città si è costretti a convivere. Ha il coraggio di parlare di etica e “legalità”, fingendo di non ricordare le “pesanti” inchieste che gravano sulla gestione pregressa del Consorzio di Bacino a conduzione “filodeluchiana”….parla addirittura di possibili inchieste della Corte dei Conti, immemore degli interventi continui cui la suprema corte contabile e’ costretta nei confronti degli amministratori della città capoluogo. Il tentativo di “difendere” i comuni “morosi” anche a scapito di lavoratori che, pur operando con diligenza, non percepiscono lo stipendio, e’ probabilmente dettato da un latente senso di colpa….L’assessore dimostra, invero, di avere la “coda di paglia”…. Mai come in questo caso calza a pennello la massa latina “excusatio non petita culpa manifesta”!!!

 

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