“L’Autonomia differenziata, che è inaccettabile, qui in Campania, è già da tempo una forma di politica differenziata, populista e personale, da superare. Bisogna costruire, per la Regione, una proposta unitaria, nel rispetto del passato ma proiettata al futuro, per fare del Partito democratico e delle istituzioni, luoghi di proposta “di contenuti”, coniugando il locale con il global.”
E’ quanto sottolineato, a Napoli, dal già parlamentare Federico Conte, oggi esponente del Partito Democratico.
Questi incontri devono essere, pur in un ampio contesto generale, l’occasione per avviare una riflessione puntuale sul ruolo programmatorio della Regione e sullo stato del Partito democratico: due ferite aperte sulle quali continua, ormai non più giustificata, la polemica sul cosiddetto terzo mandato.
Le novità portata nel partito da Elly Schlein hanno creato le condizioni per assorbire il dissenso a sinistra, come per Articolo Uno, e per avviare in tutte le regioni una fase nuova. Solo in Campania ci sono difficoltà, per ragioni vecchie e nuove, che vanno capite e superate.