“Dopo 20 anni di chiacchiere e di liti tra enti, siamo riusciti a tagliare il traguardo della privatizzazione dell’Aeroporto”. Il Presidente della Provincia di Salerno ANTONIO IANNONE, ad agendapolitica.it, esprime una grande soddisfazione per la vicenda del Costa d’Amalfi ma ricorda anche le polemiche ed i veleni che ne hanno accompagnato gli ultimi mesi.
“In 20 anni abbiamo assistito ad una guerra tra Enti: comuni contro la Camera di Commercio, poi la Camera di Commercio contro il Comune di Salerno, il comune capoluogo contro tutti. Oggi grazie ad una compagine societaria semplificata siamo riusciti a tagliare il traguardo della privatizzazione. La politica fa un passo indietro, consegna una infrastruttura importante ad un management privato, prevedendo, naturalmente, un rientro economico a favore di quegli enti che in questi anni hanno sostenuto i costi della struttura“.
Iannone cosa dice a chi ha sempre criticato la gestione dello scalo aeroportuale ?
“Era solo invidia per non aver avuto la paternità della privatizzazione ma anche frustrazione per non aver dato una svolta alla gestione dello scalo in 20 anni di potere. Lasciamo da parte, comunque, i veleni, quello che ci interessa è il ritorno sui territori e per la nostra gente per il rilancio definitivo del funzionamento dello scalo aeroportuale.”
Capitolo politica: si è chiusa una delle settimane piu’ calde per il Governo Letta, con la fiducia concessa anche dal centro destra.
“Ha votato si il PDL ma il centro destra è all’opposizione del Governo Letta con Fratelli d’Italia e Lega. Non si è compreso il motivo della crisi. Una settimana di grandi fibrillazioni ed alla fine una fiducia addirittura piu’ ampio, rispetto al primo voto, al Senato. Intanto l’IVA è al 22%. Piu’ che un Governo dalle larghe intese quello di Letta – Alfano assomiglia ad un esecutivo dalle lunghe attese“.
Un PDL trasformato, quello che viene fuori da questa settimana. A livello locale tra “falchi”, “colombe” ed altre categorie ornitologiche FDI con chi dialogherà ?
“I nostri interlocutori sono gli elettori del centro destra che vivono nelle comunità locali, quanti credono in una forza politica riformatrice, passionale in cui piu’ degli altri ci sia il valore del tettirorio, un partito in cui le singole realtà territiorali siano sovrane nelle scelte”.
