Personalmente mi sono caratterizzato per un’opposizione ferma, intransigente e costruttiva, affiancando alle proteste sempre efficaci proposte alternative. Credo però che nell’attuale situazione della politica salernitana l’interesse generale non possa essere conseguito da chi crede che la casa comunale, dopo vent’anni di possesso, venga usucapita e percepisce la realtà politica in maniera distorta. L’isolamento istituzionale della città, infatti, non è frutto dell’esistenza di presunti fantasmagorici nemici di Salerno ma solo della miope concezione proprietaria della città. Ben vengano tutti i tavoli, ben vengano tutti i patti per Salerno ma si siedano solo quelli non affetti da presunzione di onnipotenza.
Raffaele Adinolfi Cons. Comunale Salerno