Arriva dalla Commissione Sanità del Senato il primo ok alla norma che prevede, a partire dall’anno accademico 2025, l’eliminazione dei test di accesso per l’iscrizione alla Facoltà di Medicina. Stop alle prove di ingresso ma una valutazione a sei mesi dall’inizio degli studi per valutare l’idoneità degli iscritti a proseguire.
Il meccanismo discusso elimina il tradizionale test di ingresso, permettendo potenzialmente a tutti gli studenti di aspirare a diventare medici e di accedere ai corsi del primo semestre.
I posti per Medicina rimangono però limitati, ma la selezione avverrà solo dopo il superamento di alcuni esami. Gli insegnamenti previsti sono comuni a diverse facoltà biomediche, farmaceutiche e veterinarie, garantendo che chi non riuscirà a passare nella graduatoria per Medicina non perderà tempo, poiché potrà proseguire in altri percorsi affini come biologia o biotecnologie, con i crediti già acquisiti.
Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione del Senato, ha aggiunto che dopo il primo semestre, “il test sarà unico e nazionale, terrà presente tutte le varie fasi del semestre e dei crediti formativi cumulati. Si farà una graduatoria finale nazionale che permetterà di entrare nel secondo semestre”.