Vincenzo De Luca

INCOMPATIBILITA’ SINDACO DE LUCA. PIOGGIA DI CRITICHE. FASANO (PDL): “LASCI IL COMUNE” . ED IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA SULL’EMENDAMENTO

E’ un susseguirsi di dichiarazioni contrarie: dal centro destra allo stesso PD, passando attraverso MS5 e FDI. Non c’è una sola voce a favore dell’emendamento che dovrebbe consentire al sindaco e vice Ministro De Luca di mantenere il doppio incarico. Il Governo LETTA pare intenzionato a porre la questione di fiducia sul Decreto da convertire, in modo da bloccare ogni tipo di modifica al testo così come è stato partorito dalla commissio. Duro attacco da parte de ilfattoquotidiano.it 

 

 

DOPPI INCARICHI. FASANO (PDL): DE LUCA NON APPROFITTI DI INDECENTI EMENDAMENTI, SI DIMETTA

 

“Il viceministro-sindaco De Luca non si azzardi ad approfittare di surrettizi, quanto indecenti, emendamenti presentati in Parlamento per conservare entrambe le cariche. Il sindaco di Salerno si dimetta immediatamente senza tergiversare ulteriormente. Anch’io, come l’onorevole Carfagna, voterò fermamente no a questa legge che sembra avere l’unico scopo di salvaguardare le cariche di De Luca e gettare ancora più il discredito sulla politica. Sono costretto a ricordare che solo in Campania si sono dimessi dalla carica di presidenti di provincia  Cesaro, Cirielli e Sibilia. Appare evidente che non sarà accetteremo due pesi e due misure”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Vincenzo Fasano.

 

IL COMMENTO DI MARA CARFAGNA 

 

Ieri le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera dei deputati hanno approvato un emendamento bipatisan al dl ‘Fare’ che rimuove l’incompatibilità tra le cariche di sindaco e viceministro.

Ritengo sbagliata questa norma e di conseguenza in Aula voterò contro.

Non è una presa di posizione contra personam, visto che è chiaro a tutti che tra i beneficiari rientra anche il sindaco della mia città, di Salerno, Vincenzo De Luca. È piuttosto una questione di principio.

Svolgere bene, con competenza, assiduità, attenzione e impegno, due incarichi di estrema delicatezza come quelli di primo cittadino ed esponente di governo è assolutamente arduo. Impossibile. Per esperienza personale posso testimoniare che un incarico di governo ti assorbe in maniera totale. Trovarsi a gestire o co-gestire un ministero impone tempo, obblighi e doveri che non possono essere condivisi con altre responsabilità, altrettanto importanti e complesse.

Sempre, che lo si voglia fare nel migliore dei modi.

Consentire di cumulare più cariche è un errore. In un momento così delicato della vita pubblica del nostro Paese, poi, far passare il messaggio che sia opportuno e conveniente concentrare posizioni di potere è deleterio. Uno schiaffo a tutti coloro che chiedono maggiore trasparenza e correttezza.

Rappresentare una Istituzione significa dedicarsi appieno allo svolgimento del compito richiesto. Chi mette in discussione questo sacrosanto principio democratico o ritiene di essere un supereroe o è semplicemente una persona che vuole solo gestire maggiore potere. Il tutto, a scapito degli interessi dei cittadini.

 

TRATTO DA ilfattoquotidiano.it 

 

A dire il vero, tra i nomi di rilievo che potevano beneficiare della norma, due su tre hanno già portato a compimento l’iter di decadenza dall’incarico comunale, come Flavio Zanonato (ex sindaco di Padova) e Graziano Delrio (Reggio Emilia). Vincenzo De Luca, viceministro ai Trasporti e primo cittadino di Salerno, è invece ancora in ritardo e ora “rischia” di conservare anche la poltrona di sindaco della città campana. Questione che ha fatto saltare la mosca al naso aMara Carfagna, portavoce del Pdl: “Ritengo sbagliata questa norma – ha sottolineato livida – in aula voterò contro”. Carfagna, che è anche commissario provinciale del partito a Salerno, ha precisato che non è “una posizione contra personam, ma solo di buon senso, visto che proprio De Luca rientra nel novero di chi è beneficiato; consentire di cumulare più cariche è un errore in un momento così delicato della vita pubblica del nostro Paese. E poi, far passare il messaggio che sia opportuno e conveniente concentrare posizioni di potere – ha ribadito ancora – è deleterio; uno schiaffo a tutti coloro che chiedono maggiore trasparenza e correttezza”. Ora, però, la parola passa al governo. Che, molto probabilmente, venerdì metterà la fiducia al decreto. E proprio sul testo (guarda caso) uscito dalla commissione.

Lascia un commento