Il sindaco di Salerno De Luca continua a non avere il coraggio delle proprie azioni e va avanti di furbata in furbata.
Il caso della Centrale del Latte ne è ulteriore conferma. L’azienda infatti è stata inserita tra quelle che, secondo le disposizioni della d. l. 6.7.2012 n. 95, ovvero il decreto sulla spending review, possono essere alienate con procedure di evidenza pubblica.
Peccato che la Centrale del Latte non rientri assolutamentenella casistica prevista dalla legge sia perché non strumentale all’attività istituzionale del Comune, sia per difetto di oggetto sociale (effettua cessioni di beni e non prestazioni di servizi ) sia per entità di fatturato diretto all’Ente.
Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dell’Economia e delle Finanze, chiedendo di fare piena luce su questa illegittima inclusione della “Centrale del Latte di Salerno Spa ” nell’avviso pubblico di dismissione. Anche attivando servizi ispettivi di finanza pubblica, considerata la gravissima situazione di bilancio del Comune di Salerno e della quasi totalità delle sue partecipate.
Il sindaco viceministro De Luca avrebbe dovuto avere il coraggio di spiegare ai circa 50 operai, ed ai 600 tra allevatori e indotto, che la vendita della Centrale è esclusivamente una sua scelta politica, non imposta da nessun governo “nemico” che lo costringa a farlo. Avrebbe dovuto spiegare agli operai che si fa cassa perché il Comune è un pozzo di San Patrizio di debiti perché in questi anni si sono gettati a mare milioni di euro in luci e lustrini buoni solo ad alimentare l’ego e la macchina della propaganda di De Luca.
Ringraziamo i Gruppi di Studio degli attivisti del Movimento di Salerno che operano sul territorio asostegno dei Portavoce in parlamento: il loro lavoro sulle carte ci ha permesso di smascherare questa ennesima manovra in danno dei lavoratori della Centrale del Latte e dell’economia salernitana.
I cittadini eletti in parlamento
Mimmo Pisano
Angelo Tofalo