Mara Carfagna e Mariarosaria Carfagna

MARA CONTRO MARA. L’INTERVISTA DE ILCORRIEDELMEZZOGIORNO.IT

Come se non bastassero le periodiche frecciatine di Edmondo Cirielli ora ci si mette anche la cugina, che porta il suo stesso nome, ad entrare in rotta di collisione con Mara Carfagna. Maria Rosaria, insegnante di diritto ed economia negli istituti superiori, di 11 anni più grande dell’ex ministra, è da tempo non solo lontana dal Pdl (attualmente è responsabile provinciale dell’associazione «Noi cittadini per il Sud») ma anche dalla sua illustre parente.

Da quanto tempo non vede Mara?
«Da parecchio, l’ultima volta per gli auguri di Natale».

C’è stato un problema tra voi due?
«Divergenze sul modo di intendere la politica a livello territoriale».

 

Cosa c’è che non va nel modo d’intendere la politica di sua cugina?
«Preferisco dire come intendo io la politica, significa presenza sul territorio, conoscenza dei problemi della città e contatti continui con sindaci e amministratori pubblici».

Magnifico, sono le stesse accuse da sempre cavallo di battaglia di Cirielli nei confronti di sua cugina.
«Secondo me il problema nasce proprio dal conflitto tra Mara e Cirielli, che si è spostato dal piano politico a quello personale. Se quel conflitto fosse stato superato subito oggi non saremmo in queste condizioni».

In quali condizioni?
«Si parla troppo dei politici e poco di politica. Non possono esistere tanti centrodestra, c’è bisogno di unità, ecco io credo che Mara dovrebbe iniziare un dialogo costruttivo, aprirsi a tutte le forze del centrodestra».

Perché, oggi è chiusa?
«Il Pdl a Salerno è un partito chiuso».

Eppure si è appena insediato il nuovo coordinamento cittadino con fior di professionisti. Non è un’apertura questa?
«Sono più o meno gli stessi del coordinamento provinciale, sono autoreferenziali, loro se la cantano e loro se la suonano».

Ma non è che tutte queste critiche nascono da una sua delusione privata nel Pdl?
«Guardi che io nel Pdl non mi riconosco più da tempo, a me le cariche da nominata non interessano».

C’è chi vorrebbe sua cugina Mara sindaca di Salerno.
«È difficile venire dopo venti anni di De Luca, Mara la vedo più proiettata sulla politica nazionale, anche europea».

Ma cosa è rimasto oggi delle due cugine che adolescenti passeggiavano al lungomare e mangiavano le patatine fritte insieme?
«Per me è stato importante staccarmi da Mara, fare un discorso indipendente. Io non ce l’ho con lei, penso che abbia cattivi consiglieri».

Gabriele Bojano

 

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