IL MATTINO: ECCO TUTTI I NOMI PRONTI AD ADERIRE ALLA LEGA DI MATTEO SALVINI

Dopo l’avvicinamento dell’ex portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Nanni Marsicano – che, almeno finora, non ha formalizzato ancora l’adesione – aumentano gli esponenti politici ed ex amministratori locali di area centrodestra che iniziano a guardare con particolare interesse alla Lega. Tutto nasce dalla buona performance elettorale di domenica 4 marzo quando, in provincia di Salerno, il nuovo partito nazionale di Matteo Salvini diventa il secondo della coalizione, sorpassando Fratelli d’Italia e collocandosi alle spalle di Forza Italia, con il 5.61% – 33.310 preferenze (dato lista Camera dei Deputati) e il 4.74% – 45.975 preferenze (dato lista Senato della Repubblica). Stesso scenario nel capoluogo dove i leghisti passano dai 59 voti ottenuti nel 2013 ai 3923 – 5.61% (dato lista Camera) espressi otto giorni fa nelle urne dai salernitani, con uno scarto di 685 preferenze rispetto al partito di Giorgia Meloni che arriva terzo con il 4.63% (3238 preferenze); anche nella corsa per il Senato la Lega si posiziona dietro ai forzisti con il 5.84% (3.729 preferenze) seguita da Fdi (4.74%). Non solo. I salviniani conquistano la seconda posizione anche nei collegi uninominali di Battipaglia-Piana del Sele, Agropoli-Cilento, e Battipaglia-provincia sud. Un trend in crescita che, per la prima volta, gli consente di eleggere un deputato nel Salernitano. Si tratta di Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale ed esponente napoletano del partito. Per questo, ora che è sbarcato ufficialmente nel Meridione d’Italia, in tanti sono pronti a salire sul Carroccio. Anche perché – qualora l’incarico di formare il nuovo governo non dovesse essere affidato al leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio – è molto probabile che spetterà a Salvini cercare i numeri per trovare una maggioranza. E se dovesse riuscirci l’onda lunga a suo favore potrebbe incrementare anche nei territori a sud di Roma. Con adesioni in massa che, almeno in provincia di Salerno, verranno filtrate dal segretario provinciale Mariano Falcone che, contattato telefonicamente, non conferma ma neanche smentisce nuove adesioni. Sui nomi, però, si trincera dietro un “no comment”. Intanto, però, le operazioni di avvicinamento continuano giorno dopo giorno. E così insieme a Marsicano (ex Fdi) altri sarebbero pronti ad indossare la maglia di Salvini premier. La scorsa settimana, infatti, il neo deputato Cantalamessa è arrivato a Salerno per festeggiare, in maniera riservata, il risultato elettorale e ringraziare i dirigenti cittadini e provinciali, in particolare Falcone, per il lavoro svolto durante la campagna elettorale. E, proprio nella federazione leghista di Piazzetta Tafuri a Torrione, è stato avvistato, tra gli altri, Mimmo Di Giorgio, capogruppo di Forza Italia alla Provincia che, a seguito della esclusione dalle liste e dalle candidature nei collegi, si è astenuto dalla campagna elettorale e che, subito dopo le elezioni politiche, è stato accusato dai vertici provinciali azzurri di aver fatto votare per il M5S. Un’accusa che, lui stesso, ha prontamente smentito con una nota. Di Giorgio, volto storico della destra nei Picentini, fino a pochi giorni fa era uno dei fedelissimi di Enzo Fasano. Insieme a lui ha partecipato alla riunione a porte chiuse anche Antonio Squillante, ex assessore provinciale al bilancio nella Giunta Cirielli e già direttore generale dell’Asl di Salerno, sempre in quota centrodestra. Dopo essere stato per un breve periodo lontano dalla politica, il 27 ottobre 2015 è stato nominato assessore al bilancio al comune di Sant’Anastasia (Napoli), incarico da cui si è dimesso il 20 gennaio scorso. Squillante, da sempre, è uno dei punti di riferimento della destra nel comune di Angri, dove si candidò a sindaco con il Pdl nel 2010 risultando sconfitto al ballottaggio contro Pasquale Mauri. Un altro interessato al nuovo percorso politico della Lega è Angelo Spera, ex sindaco di Pontecagnano negli anni Novanta. Anche lui presente qualche giorno fa nella sede leghista di Torrione.

tratto da IL MATTINO di Roberto Ler