MOVIMENTO PER LA CAMPANIA. ELIO COPPOLA: “LE DONNE AL CENTRO DELLA NOSTRA AZIONE POLITICA”

Nella breve esperienzache mi vede impegnato in giro per la Mia regione in qualità di coordinatore del “movimento per la campania”, ho avuto modo di incontrare molte persone, tanti amici impegnati in politica a livello locale. Tanti piccoli eroi, intenti a fare i conti con i limiti di una politica centrale che latita e che fa diventare assordante il proprio silenzio. Sarà la crisi economica, sarà che ormai con questa legge elettorale si fa sempre più larga la forbice di chi vive la politica romana e chi invece è in prima linea sui territori a fare i conti con una coperta troppo corta.

 

Cioè, tra chi vede garantiti i propri privilegi e chi vede svanire normalmente i propri diritti. Ciò che mi è balzato subito agli occhi è stata l’assenza di donne nelle amministrazioni locali; l’assenza di quella parte di politici che dovrebbe essere rappresentata dalle famose ” quote rosa ” di cui spesso ci remoriamo la bocca ma che allo stato dell’arte resta un punto debole della politica italiana. Eppure, nel nostro movimento l,la partecipazione delle donne è forte, è sentita, anzi devo ammettere, che sono diventate il cuore e l’anima di questo movimento, per quello che danno in termini organizzativi e per l’amore che mettono nel farlo conoscere. Diceva Oscar Wilde: LA FORZA DELLE DONNE DEI VA DA QUALCOSA CHE LA PSICOLOGIA NON PUÒ SPIEGAZIONE. Penso che questo sia proprio vero e stracciato che con la riforma elettorale giusta, veramente democratica, le donne possano facilmente raggiungere quel traguardo fissato come obiettivo ma che al momento è pura utopia., il 50/ di presenza, all’interno delle amministrazioni pubbliche. Oggi si ferma al 20/ e tutto il resto è nelle nostre mani, gli uomini. Ricordo con simpatia quella bella storiella dove si diceva: il ministro delle finanze italiano dovrebbe essere una madre di famiglia; una personacapace di fare quadrare i conti anche con pochi soldi, anche quando le entrate sono esigue. Certo, tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mare, ma la provocazione è forte. Poi, in certi casi, a far cadere ancora più in basso il sistema, ci pensano i nostri leader, coloro che dovrebbero rappresentare il punto di riferimento di milioni di elettori, coloro che dovrebbero indicare la strada, la via maestra nei comportamenti istituzionali, colo che nonostante tutto dovrebbero mantenere un ruolo super partes nello scegliere i propri collaboratori e che invece si adeguano senza alcun ritegno a sistemi obsoleti e personalistici. Un uomo politico è un uomo pubblico, un uomo soggetto a critiche e più in al to si colloca il suo ruolo più forti si fanno sentire le stesse. Sta alla sensibilità di ognuno poi il saper rispondere, il saper sopportare le critiche senza cadere nella cattiveria o nell’ ingiuria. Quello sarebbe il più becero dei modi, il più obsoleto dei sistemi e se siamo in campo è anche per questo. Da uomo prima e da coordinatore poi, credo che la nostra indipendenza nel pensiero sarà limpida solo quando un giudizio espresso sarà ampiamente legittimato! Solo quando cioè ci sarà piena leggittimazione per entrambi i sessi. Perché questo mio intervento? Perché mi rendo conto che il movimento può essere un modus per il riscatto delle donne che hanno voglia di essere, che hanno voglia di dire senza essere giudicate, che hanno voglia di farsi spazio in politica costruendosi un ruolo in casa propria, senza correre il rischio di incappare in critiche sciocche o vedersi mettere il bastone tra le ruote per non crescere. Per coloro che hanno avuto esperienze politiche importanti senza mai un riconoscimento, per coloro che sono servite solo per fare incetta di voti ed essere abbandonate a mo di oggetto. Questo è il vostro momento, soprattutto, in questo frangente storico, questo è il Vostro MOVIMENTO. ELIO COPPOLA (coordinatore regionale)