NUNZIO CARPENTIERI (FDI): “ECCO LA MOZIONE PER STATO CALAMITA’ CILENTO ED AGRO”

E’ stata presentata, per essere discussa nel prossimo Consiglio Regionale, la mozione del Consigliere Regionale Nunzio Carpentieri per chiedere la dichiarazione dello stato di calamità per le località del Cilento e dell’Agro, colpite dall’ultima ondata di maltempo, con notevoli danni subiti da privati ed aziende.

Ecco il testo della mozione.

II sottoscritto Consigliere regionale Nunzio Carpentieri, appartenente al Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia

 

PREMESSO CHE

nelle ultime settimane, una eccezionale ondata di maltempo ha colpito ampie fasce del territorio della Regione Campania, determinando danni e disagi a carico di privati cittadini, aziende, attività economiche ed agricole;

 

in data 19 novembre e nei giorni immediatamente successivi, tale ondata di maltempo ha flagellato, tra gli altri, il territorio del Cilento e dell’Agro Nocerino Sarnese. In particolare, nel Cilento le località più colpite risultano essere quelle di San Marco di Castellabate ed Agropoli, interessate da una vera e propria alluvione che ha devastato il territorio. Nell’area dell’Agro nocerino sarnese, parimenti, si sono registrati danni assai significativi in particolare al comparto agricolo, dovuti ad esondazioni ed allagamenti del fiume Sarno e dei suoi canali. Si tratta peraltro di fenomeni, questi ultimi, assai rischiosi anche per l’incolumità delle persone oltre che delle cose, che si ripetono ininterrottamente da decenni, provocando enormi sofferenze e disagi ai cittadini, che invano attendono interventi in grado quantomeno di limitare i danni. Più volte sulla questione è stata richiamata l’attenzione del Governo regionale ma allo stato nessun provvedimento risolutivo risulta essere stato programmato e attuato;

 

successivamente, in data 26 novembre, le conseguenze di questa eccezionale ondata di maltempo hanno interessato in maniera ancor più drammatica l’isola di Ischia, con un’alluvione e una conseguente frana che ha determinato la devastazione di un’ampia porzione del territorio del comune di Casamicciola Terme e la morte di 12 persone;

 

CONSIDERATO CHE

nelle ore immediatamente successive agli eventi che hanno interessato i comuni di Agropoli e Castellabate e quelli dell’Agro Nocerino Sarnese, raccogliendo le istanze di molti amministratori locali e le indicazioni contenute nelle delibere di diverse Giunte dei Comuni interessati, io stesso ho assicurato, incontrando le comunità locali, il mio impegno per sensibilizzare la Regione, come ritengo doveroso, a produrre richiesta al Governo per la proclamazione dello stato di calamità naturale, assicurando alle popolazioni colpite un primo immediato sostegno; richieste appunto cristallizzate nelle delibere di Giunta di cui sopra;

 

solo a seguito del tragico evento franoso di Ischia, in data 1° dicembre 2022, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro della giustizia Carlo Nordio e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, ha approvato un decreto-legge che dispone interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022. Il testo prevede le prime misure in favore della popolazione dei Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno, tra le quali:

  • la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari, contributivi o di pagamento delle cartelle di pagamento per i residenti delle zone colpite fino al 30 giugno 2023;
  • la sospensione, fino al 31 dicembre 2022, dei termini processuali e dei giudizi civili e penali presso il Tribunale di Ischia o di altri Tribunali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’evento alluvionale;
  • la medesima sospensione, fino al 31 dicembre 2022, per i giudizi amministrativi, contabili, tributari e militari;
  • la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per la cessazione della Sezione distaccata insulare di Ischia, attualmente fissata al 31 dicembre 2022;

 

la stessa Regione Campania, attraverso una dichiarazione del Presidente della Giunta Regionale del 28 novembre, ha annunciato di aver stanziato 4 milioni di euro per far fronte alle più immediate esigenze relative alla frana di Ischia, riservandosi di valutare, insieme agli amministratori locali, ulteriori esigenze nell’ambito del programma di messa in sicurezza e ricostruzione del territorio, oltre che per assicurare servizi adeguati alle famiglie sfollate e ospitate in ricoveri provvisori;

 

PRESO ATTO CHE

allo stato, i territori salernitani colpiti dall’ondata di maltempo nei giorni precedenti la frana di Ischia risultano rimasti totalmente esclusi da qualsiasi intervento pubblico in grado di alleviare le sofferenze delle popolazioni locali e delle numerose attività economiche ed imprenditoriali duramente colpite dagli eccezionali eventi atmosferici, che hanno acuito ulteriormente una situazione di per sé già estremamente grave;

 

RILEVATO INFINE CHE

in particolare il territorio dei comuni dell’Agro Nocerino Sarnese attraversati dal fiume Sarno e dai suoi canali da decenni subiscono i disagi legati ad esondazioni e allagamenti che, puntualmente, con l’arrivo della stagione delle piogge, interessano il territorio, causando ciclicamente danni, distruzione e sofferenza;

 

è necessario e urgente agire il prima possibile, e con interventi strutturali, per mettere in sicurezza il territorio e, contestualmente, sostenere le comunità locali, ancora recentemente colpite da questi drammatici eventi;

 

TUTTO CIÒ RAPPRESENTATO

 

chiede che il Consiglio Regionale deliberi di impegnare la Giunta:

 

a richiedere al Governo nazionale, con gli strumenti previsti dalla legge, di estendere lo stato di calamità già proclamato per il territorio di Ischia anche alle fasce di territorio salernitano colpite dall’ondata di maltempo del 19 novembre, con riferimento particolare ai comuni cilentani di Agropoli e Castellabate e a quelli dell’Agro Nocerino Sarnese interessati da allagamenti ed esondazioni del fiume Sarno e dei suoi canali.