NUOVI IMPIANTI RIFIUTI. FEDERICO CONTE (MDP): “TROPPI RISCHI PER I CITTADINI”

“Le scelte di intervento della Regione nel ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani, se realizzate, oltre a dare nuova linfa al mercato degli affari e dei trasporti che imperversa nel settore, determineranno un aggravamento della già drammatica condizione ambientale e sanitaria in cui versa la provincia di Salerno e in particolare i comuni di Battipaglia e Eboli; e produrranno un danno gravissimo e irrimediabile al Comune di Fisciano e all’intera Valle dell’Irno.” E’ quanto denuncia il Coordinatore Provinciale di Mdp-Articolo 1 Federico Conte. 
Lo stato delle cose è fotografato da tre dati indiscutibili:
l’ARPAC ha ordinato la sospensione dei lavori dell’impianto STIR di Battipaglia perché stracolmo di rifiuti maleodoranti, molti dei quali stipati da molti anni, e rilevato la inadeguatezza dell’impianto, che presenta visibili falle nei condotti che aspirano l’aria dalle stanze di combustione, con l’inevitabile dispersione degli stessi nell’ambiente circostante;
l’impianto di compostaggio di Eboli è assolutamente vetusto, obsoleto e fuori norma, basti pensare che le balle prodotte sono avvolte solo da teloni di plastica.
l’impianto di compostaggio di Salerno è fermo da tempo.
Ebbene, la Regione, dopo due anni di costosi interventi tamponi e di omissioni, intende far fronte e a questa emergenza e allo smaltimento delle 150mila tonnellate di frazione umida che l’intera provincia produce all’anno, con tre misure:
Trasformare lo STIR di Battipaglia, ove sinora si è trattata la frazione indifferenziata, per destinarlo anche a sito di compostaggio della frazione umida per una capienza di oltre 30mila tonnellate all’anno, che si andrebbero ad aggiungere alle oltre 20mila tonnellate all’anno già trattate dall’impianto di compostaggio di Eboli;
Realizzare un altro impianto di compostaggio per la capienza di oltre 30mila tonnellate all’anno a Fisciano, nel cuore della Valle dell’Irno.
Appare, perciò, legittimo dedurre che si voglia individuare queste località come siti di raccolta principali.
E’ un progetto irresponsabile perché creerebbe le condizioni per una bomba ecologica devastante per la salute dei cittadini e l’ambiente, e arrecherebbe danni incalcolabili in due realtà territoriali da proteggere:
La Valle del Sele, dove colpirebbe inevitabilmente le attività turistiche della fascia costiera fino a Paestum, già gravate per il passato da diverse discariche e dall’ inquinamento del mare, e le colture agricole intensive (quarta gamma) che, nonostante il deficit logistico, rappresentano una eccellenza internazionale.
La Valle dell’Irno, dove creerebbe danni incalcolabili a un’altra eccellenza: l’Università e il suo prestigioso Campus. che da anni rappresenta l’elemento caratterizzante e trainante della vita e dell’economia di una intera comunità. Invero, Un mega impianto di trattamento dei rifiuti che, dopo , verosimilmente farà la fine di quello di Battipaglia e Eboli, raggiunto tutti i giorni da centinaia di camion che faranno la fila all’uscita dell’autostrada insieme agli studenti. Per non tacere della ricaduta ecologica che l’operatività dell’impianto avrà sull’intera Valle dell’Irno
Bisogna invertire questa rotta improvvisata, pasticciata e grave per l’intera comunità e programmare, anche nel settore sensibile dello smaltimento dei rifiuti, interventi ispirati da una visione urbanistica omogenea e coerente, che tenga conto delle vocazioni naturalistiche e produttive che esistono nella nostra provincia, che guardi ai prossimi trent’anni e non ai prossimi tre mesi.
Decisioni assunte dal Governo regionale non possono calare dall’alto e condizionare la vita delle famiglie per molti decenni, giocando una partita del dare e avere con le singole amministrazioni e gli interessi del settore.
La Regione istruisca e predisponga, sulla base di dati oggettivi e consultazioni interdisciplinari, un piano organico di smaltimento dei rifiuti che scelga luoghi e infrastrutture sulla base di criteri urbanistici rispettosi delle specifiche vocazioni e che selezioni gli operatori secondo criteri di qualità e affidabilità; lo pubblichi e lo faccia approvare in una o più sedute di Consiglio Regionale aperto, da tenere a Salerno, magari nell’aula magna dell’ università di Fisciano.
Il Coordinatore provinciale,
avv. Federico Conte