Il Ministero dell’Interno starebbe valutando l’ipotesi di accorpare le elezioni Comunali, previste nel 2025, alle Regionali che riguarderanno Campania, Puglia e Veneto. A differenza di quanto ipotizzato sino ad oggi le Amministrazioni Comunali, che vanno in scadenza ad Ottobre del prossimo anno, non dovrebbe ricevere alcuna proroga per arrivare al voto nella primavera del 2026. L’equivoco nasce da un documento, ampiamente circolato in questi mesi, firmato dall’Avvocatura dello Stato: un parere giuridico nel quale non si ravvedevano ostacoli ad una proroga di 6 mesi per le amministrazioni comunali che hanno votato nel 2020, in un periodo di “quasi pandemia”. Le voci che, pero’, giungono da Roma parlano della volontà del Governo di non concedere alcuna proroga, anche perchè non si ravvisa alcuna ragione emergenziale. A questo punto, la palla passa tra le mani dei Governatori a scadenza nel prossimo anno ai quali il Governo ha chiesto, compatibilmente con i diversi statuti, di concordare una data unica per il voto, evitando lo spezzatino elettorale di quest’autunno con Liguria, Umbria ed Emilia Romagna.