SALDI INVERNALI AL 2 GENNAIO, L’INTERVENTO DI SENATORE (FEDERMODA)

Negli ultimi anni la data di inizio dei saldi arriva sempre prima e, per questo, le organizzazioni di categoria scendono in campo per aiutare la piccola distribuzione. Anche la Confcommercio, per voce di Sabatino Senatore, consigliere di Feder Moda Italia della provincia di Salerno, è critica nei confronti delle date stabilite per l’inizio dei saldi invernali: “La posizione iperliberista di Federdistribuzione è una evidente aggressione nei confronti di quel dettaglio tradizionale indipendente che noi rappresentiamo, di quel multibrand che con grandissima fatica ha resistito in questi anni difficili – spiega Senatore –

 

I saldi per i nostri associati rappresentano veramente le vendite di fine stagione e hanno lo scopo di esitare le sempre pesantissime rimanenze che si generano inevitabilmente nel sistema della filiera a causa dei rapporti con una produzione vorace e vessatoria”. “Le nostre imprese – incalza il consigliere di Feder Moda – sono obbligate a comprare otto mesi prima sulla base di previsione stilistiche fatte dai fornitori e su ipotesi di vendite, per definizione aleatorie, debbono acquistare quantitativi minimi, spesso intere collezioni, non vengono a loro concessi resi di fine stagione e le condizioni di pagamento rigidissime compensano i 180, 240 o 360 giorni che sono invece imposti dalla grande distribuzione ai fornitori”. Feder Moda, quindi, chiede che l’inizio delle vendite di fine stagione sia fissato per la fine del mese di Gennaio e non per il 2 come da più parti ipotizzato. “Avanti di questo passo – conclude amaramente Senatore – le aziende saranno obbligate ad effettuare i saldi a metà del mese di dicembre, con una contrazione delle vendite già durante il periodo natalizio”