SALTA TETTO 240MILA EURO PER STIPENDI PUBBLICI MA NESSUNO SA DI CHI E’ STATA LA MANINA

I partiti attribuiscono la colpa al Governo. Il Governo sostiene che si è limitato a fornire le coperture finanziarie: ma alla fine chi ha voluto l’abolizione del tetto dei 240.000 euro annui di retribuzione per i dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione ? Il mistero resta, in una delle ultime giornate di lavoro dell’attuale Parlamento che, in sede di conversione dell’ultimo Decreto Aiuti, ha infilato in un emendamento il superamento del tetto dei 240.000 euro annui.

I fortunati, che spuntano l’aumento grazie a un correttivo infilato in extremis al decreto Aiuti-bis in conversione al Senato, con un accordo fra i partiti che ha superato anche il netto disappunto per il metodo trapelato da Palazzo Chigi, sono in pratica i vertici delle Forze armate e dei ministeri. Rientrano nel gruppo il capo della polizia, i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il capo dell’amministrazione penitenziaria, i capi di Stato maggiore di difesa e Forze armate, il comandante del Comando operativo di vertice interforze, e il comandante generale delle Capitanerie di Porto. Ma, soprattutto, accanto a loro ottengono la deroga tutti i capi dipartimento e i segretari generali di presidenza del Consiglio e ministeri.