SANITA’: I PRIMI 100 GIORNI DA MANAGER DI ANTONIO SQUILLANTE TRA SPENDING REVIEW ED OSPEDALI DA CHIUEDERE

Definita, nel pieno rispetto della Spending Review e della salvaguardia degli equilibri di bilancio, anche la nomina del Direttore Amministrativo, con la scelta ricaduta su ANNAMARIA FARANO, adesso, per il Manager dell’ASL di Salerno ANTONIO SQUILLANTE arrivano gli scogli di fine anno. A quasi 100 giorni dal suo insediamento negli uffici di Via Nizza, alcuni aspetti della gestione SQUILLANTE emergono in maniera chiarissima:

 

per la prima volta nella storia recente della Sanità Campana i due collaboratori piu’ stretti del Direttore Generale (quello Sanitario e quello Amministrativo) sono stati scelti nell’orbita dei dirigenti già in servizio, e quindi già pagati, nell’ASL stessa. Sarà anche una piccola goccia rispetto all’oceano dei debiti pregressi ma si tratta di un importante segnale. FEDERICO PAGANO ed ANNAMARIA FARANO, entrambi dipendenti dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, erano e sono risorse interne alla sanità salernitana. Sembrano passati anni ma chi ha preceduto SQUILLANTE alla guida dell’ASL non ha utilizzato gli stessi criteri, nonostante avesse fatto della riduzione della spesa una bandiera. I sub-commissari del Super Commissario MAURIZIO BORTOLETTI erano, giustamente aggiungiamo noi, pagati con voci di bilancio a parte, in quanto esterni alla macchina organizzativa dell’ASL. I primi 100 giorni di SQUILLANTE saranno anche ricordati per la autonomia con la quale l’ex assessore provinciale al Bilancio ha saputo rimodulare le decisioni, assunte in precedenza con fretta ed eccessiva emotività, nei confronti di importanti strutture ospedaliere, come quella di SCAFATI, oggi, dopo gli investimenti recenti, destinata a ricoprire, nuovamente, un posto importante nello scacchiere degli Ospedali della Provincia di Salerno. Adesso arriverà anche il momento di decisioni drastiche, perchè le norme contenute nel Decreto BALDUZZI impongono una riduzione del numero dei plessi ospedalieri, dopo una valutazione congiunta con la Regione. Sulla scrivania del Manager i diversi fascicoli che riguardano i plessi di Agropoli, Sapri, ma anche la complicata vicenda della Piana del Sele dove, da tempo, si discute del progetto di un unico ospedale in grado di accorpare EBOLI, BATTIPAGLIA, OLIVETO CITRA e ROCCADASPIDE. Mancano i soldi ? Si, ed è questa una delle principali e quotidiane emergenze che si devono affrontare al secondo piano di Via Nizza dove, Vivaddio!, almeno una buona notizia è arrivata: anche per il 2013 resterà in vigore la impignorabilità dei fondi, circostanza che ha consentito negli ultimi due anni una gestione ordinaria dell’ASL. Per fortuna non ci sono solo chiusure ma anche apertura di nuovi servizi come per il plesso di Oncologia di PAGANI o anche per l’Hospice che dovrà sorgere all’interno della parte del DA PROCIDA di proprietà dell’ASL, ben distinta dalla area che, invece, rientra nel patrimonio immobiliare dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona. Sia per PAGANI che per l’HOSPICE di Salerno ci dovrebbe essere una svolta concreta entro la fine dell’anno ma, manco a dirlo, anche in questo caso, è un problema di soldi. E’ proprio per questa ragione che il Direttore Generale dell’ASL ANTONIO SQUILLANTE trascorre, suo malgrado, metà della settimana a Napoli dove si confronta, di continuo, con il Commissario MORLACCO e con i dirigenti della Regione Campania.

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