SANITA’ IN CAMPANIA. “NAPOLI SPRECA E RICEVE NUOVI FONDI, SALERNO RISPARMIA E SUBISCE ALTRI TAGLI”. IL MANAGER ANTONIO SQUILLANTE CHIEDE CHIAREZZA

Nasce quasi per caso ma l’assemblea elettiva della CISL Medici della Provincia di Salerno (che riconferma alla guida Attilio Maurano) si trasforma in un confronto pubblico sul settore della sanità alla presenza del Manager dell’ASL Antonio Squillante, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona ELVIRA LENZI e della segreteria regionale della CISL LINA LUCCI.

 

Un dibattito ravvicinato che immediatamente ha centrato il tema fondamentale: i fondi della Regione. “Siamo stati virtuosi e come risposta abbiamo avuto una riduzione dei trasferimenti della Regione Campania”, attacca la musica SQUILLANTE. “Tra consuntivo 2012 e preventivo 2013, nonostante il risparmio di 60 milioni di euro, ci siamo ritrovati 25 milioni di euro in meno. A questo punto mi chiedo, da dirigente e da cittadino, se valga davvero la pena applicare la spending review se poi altre ASL della Regione Campania, che continuano ad avere profonde voraggini di bilancio, ottengono come premio soldi in piu’. Forse è giunto il momento di avere regole certe e chiare per tutti, non solo per la Provincia di Salerno”. L’attacco è chiaro: all’ASL Napoli 1 la Regione Campania ha destinato altri 160 milioni di euro, senza dimenticare che nel salernitano l’Azienda Ruggi d’Aragona ha ottenuto, nonostante i buchi di bilancio, fondi per altri 30 milioni di euro. Il grido d’allarme è molto sentito ed è finalizzato a denunciare il “doppiopesismo” utilizzato in Regione Campania dove si chiedono a tutti sacrifici ma poi chi non rispetta gli indirizzi programmatici viene addirittura premiato. Ilmanager dell’ASL SQUILLANTE arriva, addirittura, ad ipotizzare che, al giro di boa, previsto a 18 mesi dal suo insediamento, vale a dire ad inizio 2014, possa esserci qualche riflessione ben piu’ profonda ma nel frattempo annuncia anche “che grazie allo sblocco del turn over in tutta la Provincia di Salerno arriveranno 40 unità lavorative che saranno destinate a quelle strutture sanitarie che, piu’ delle altre, hanno subito il taglio del personale: Battipaglia, Eboli e Vallo della Lucania”. La LENZI, invece, preferisce puntare sul “successo ottenuto dalla sanità regionale con l’Università per la Facoltà di Medicina”, mentre glissa sulle vicende finanziarie come anche sulla necessità di dare vita ad un ricambio all’interno della categoria dei medici e dei paramedici. Infine l’intervento della segretaria regionale della CISL LINA LUCCI che raccoglie l’appello di Squillante, dicendosi “pronta ad organizzare, in tempi rapidi, un confronto tra Caldoro, associazioni sindacali e tutti i direttori generali della Campania per chiarire, una volta e per tutte, se le regole valgono solo per alcuni o devono essere rispettati da tutti”. E nel corso dell’assemblea non sono mancati gli interventi di medici e rappresentanti del personale para medico fortemente preoccupati per gli ulteriori tagli che la Regione Campania si appresta ad effettuare e che si ripercuoteranno sulla qualità e sulla quantità dei servizi da prestare ai cittadini.

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