Nel percorso dal campo alla tavola quasi un prodotto alimentare su tre (31 per cento) finisce nella spazzatura tra gli sprechi delle famiglie, quelli della ristorazione e le perdite nelle catene di approvvigionamento delle filiere. A denunciarlo è la Coldiretti sulla base di dati Unep, in occasione della Giornata internazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 29 settembre. Un fenomeno inaccettabile che determina effetti negativi sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate al problema rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra. Ma lo spreco è insostenibile – rileva Coldiretti – soprattutto dal punto di vista etico. Il cibo che viene gettato ogni anno sarebbe, infatti, più che sufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare delle 735 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo.