Dovrebbe durare almeno 24 ore, a voler essere ottimisti, il prossimo Consiglio Comunale di Salerno, quello in programma domani, visto la mole e l’importanza degli argomenti inseriti all’ordine del giorno.
Ed invece inizierà alle 16, mentre di solito aveva inizio la mattina alle 9. Credere che si possa arrivare a trattare il 12esimo ed ultimo punto, ovvero la verifica dell’incompatibilità del sindaco Vincenzo De Luca, senza dover far mezzanotte, è un atto di fede.
E poi onestamente c’è poco da verificare, poiché la legge parla chiaro e l’incarico di vice ministro è incompatibile con quello di primo cittadino.
Ma tanto difficilmente i consiglieri arriveranno a discutere la questione e tutto, con molta probabilità, sar à rinviato. Insomma si rischia di perdere altro tempo lasciando i cittadini di Salerno tra color che son sospesi.
All’indomani della nomina di Vincenzo De Luca a viceministro, come 5 Stelle avevamo chiesto al sindaco di non fare furbate. Lo stile del personaggio è noto: e questa ci sembra proprio una furbata. Staremo a vedere.
Oltre all’incompatibilità, arriva in Consiglio il conto consuntivo 2012, che qualcuno a Palazzo di Città sostiene essere “virtuoso” ma che in realtà è “virtuale” visto che si fanno quadrare i conti con “Residui attivi” risalenti addirittura agli anni Ottanta del secolo scorso, residui che vanno appunto dal 1986 al 2012: residui per un totaledi ben 368 milioni di euro!
Ogni anno invecedovrebbe esserci un “piano di eliminazione residui” effettuato dal dirigente dei servizi finanziari. Fermo restando l’obbligo di motivare i casi di “mantenimento”. Del piano dieliminazione sembra non esserci traccia.
Poi c’è la delicata questione della cessione di quote delle società partecipate, con il pericolo di svendita della Centrale del Latte che, per oggetto, fini societari (vedi Statuto) e fatturato, non rientra certo nelle società inseribili nella spendingreview, le cui disposizioni non si applicano ad essa.
Giova evidenziare che la Centrale del Latte è l’unica società partecipata ad essere in attivo ed a rappresentare, in completa contrapposizione rispetto a tutte le altre società partecipate, una fonte continua di finanziamento per il Comune di Salerno, così come dimostrato dalla annuale percezione di utili da parte dello stesso.