VERSO LE POLITICHE 2018. IL MATTINO: CALDORO ED I SUOI UOMINI PRONTI IN PROVINCIA DI SALERNO

Come riportato dal quotidiano IL MATTINO nell’articolo firmato da Roberto Ler l’ex Governatore della Campania Stefano Caldoro, in vista delle elezioni politiche 2018, sta avviando le grandi manovre per poter candidare i suoi uomini sul territorio. 

Movimento in corso in casa Forza Italia. Dopo le telefonate dei giorni scorsi tra Caldoro, Gasparri e Fasano per smussare le polemiche tra i dirigenti forzisti salernitani, vicini a Mara Carfagna, e Fulvio Martusciello. E dare la disponibilità dei politici a lui vicini a contribuire alla battaglia per le elezioni politiche (i caldoriani, su sei collegi provinciali, puntano ad averne due) l’ex governatore  insieme ad una folta pattuglia di dirigenti azzurri campani è volato in settimana a Bruxelles per partecipare alla presentazione del libro del deputato Paolo Russo sulla mozzarella di bufala. Tutti ospiti, ovviamente, del padrone di casa: Martusciello. Dalla provincia di Salerno sono partiti tutti i dirigenti vicini a Caldoro: Fasolino, Romano, Amatruda, Romaniello e  Scermino. Si è rivisto anche l’ebolitano Busillo. L’occasione, ovviamente, è servita per rafforzare l’intesa tra il gruppo dei caldoriani e l’area azzurra di Cesaro e Martusciello (questi ultimi di nuovo in sintonia dopo gli attriti degli anni scorsi, ndr) che – precisano i diretti interessati – “non è una nuova corrente” ma punta ad “allargare il partito in tutto il territorio regionale”. E, quindi, anche in provincia di Salerno, dove il direttivo è saldamente nelle mani dei fedelissimi di Mara Carfagna, come Enzo Fasano, Gigi Casciello e Lello Ciccone, che, non è un mistero, insieme all’ex ministro vedono nella strategia in particolare di Martusciello una sorta di “invasione napoletana” nel territorio salernitano.  “Il modello Campania deve arrivare a Salerno” avrebbe sussurrato Caldoro ai suoi, i quali, difendono Martusciello: “Cura il suo collegio e da una mano alla provincia più debole d Italia, attuando un metodo che allarga e non stringe” fanno sapere da Bruxelles. L’ex governatore e Martusciello vorrebbero che venisse adottato il criterio delle preferenze, fatta eccezione per l’uscente Fasano, guardando, in primis, ai primi dei non eletti alle regionali, ossia Fasolino (che avrebbe avuto la benedizione, oltre che di Caldoro e Martusciello anche di Tajani, e ieri ha incontrato nuovamente Martusciello con Amatruda, ndr), Fortunato e Ciccone tenendo in considerazione anche i consiglieri comunali Celano e Zitarosa. E, contemporaneamente, aprendo le porte ad esponenti della società civile come il Rettore Aurelio Tommasetti e l’avvocato Licia Polizio. I carfagnani, comunque, non stanno a guardare. Giovedì sera, dopo una iniziativa in ricordo del terremoto del 1980, Fasano, Casciello, Celano, Cuozzo e Milanese si sono ritrovati a cena insieme a Gasparri, a Laviano, per fare il punto della situazione. “Nessuna guerra contro Fulvio, ma la leader resta Mara” è il messaggio che fanno recapitare all’asse caldoriani-Martusciello.

TRATTO DA IL MATTINO di Roberto Ler