Abbiamo depositato l’emendamento sul terzo MANDATO per i governatori perché questa rimane la nostra posizione. Riteniamo che chi deve giudicare l’operato di un presidente di Regione debba essere la cittadinanza, e riteniamo che ci sono governatori che ancora oggi dopo due mandati siano ancora i più accreditati nel consenso dei cittadini, e molti di questi cittadini si chiedono perché non possono votare il presidente che preferiscono, in cui si riconoscono, e invece dover attendere le decisioni esclusive dei partiti, che sono importanti ma non dovrebbe essere l’unico criterio per individuare i migliori candidati, non per i partiti ma per i cittadini che andranno a rappresentare”. Lo ha detto il senatore della Lega, Paolo Tosato, al termine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato “Lo presentiamo consapevoli che le posizioni all’interno della maggioranza non sono univoche, che attualmente le possibilità che venga accolto e che trovi i voti sono ancora oggi molto risicate ma noi la nostra battaglia la portiamo avanti fino in fondo per non lasciare nulla di intentato e anche per fare chiarezza sulle varie posizioni” nel centrodestra perché “ce ne sono alcune nette e alcune un po’ più sfumate. Andiamo a vedere in modo chiaro e inequivocabile come si manifesterà il voto in Commissione”. La posizione di Antonio Tajani, prosegue, “è di totale contrarietà nonostante le interlocuzioni che sono avvenute sicuramente in questa settimana. Noi abbiamo avuto una sensazione di apertura più che da parte del governo da parte di Fratelli d’Italia, ed è per questo che un po’ lo scenario è cambiato. Vediamo qual è effettivamente la posizione al momento del voto di FdI”. Anche a rischio di spaccare la maggioranza? “Se il parere del governo sarà di remissione del proprio voto all’Aula noi non riteniamo, come abbiamo già fatto in passato, di creare nessun problema al governo e alla tenuta della maggioranza. Darà libertà di voto e noi lo metteremo al voto. Diversa e più delicata sarebbe la situazione in cui il governo dovesse dare parere negativo, in quel caso faremo una riflessione se non sia opportuno ritirarlo”. (ANSA).
