
Lo scrive il sottosegretario ai Trasporti Antonio Iannone.
A chi polemizza dico che mi meraviglia che non sia stata resa al Cilento la dignità che merita già in passato. Sono certo che questa semplice azione poterà più promozione di tanti annunciati piani che producono solo consulenze per Santoni del marketing territoriale che fanno tante analisi e zero terapie. E’ chiaro che non basta il nome nella denominazione dello scalo ma occorrono investimenti strutturali per collegarlo alla ferrovia e servizi pubblici di mobilità per fare in modo che i turisti possano giungere in modo più rapido ed economico le strutture ricettive del Cilento. Anche su questo mi meraviglio che oggi faccia polemica ed ironia chi per 10 anni non ha fatto nulla di tutto ciò e viene al compleanno a dire agli operatori economici “organizzatevi”. C’è bisogno di fare un lavoro da zero e si parte dal posizionamento del territorio: il Cilento è addirittura confuso con Salento e questo spiega che esiste un problema di promozione nazionale prima ancora che internazionale. Io credo che a partire dalla denominazione di questa mattina bisogna sposare una nuova filosofia dove Governo centrale, una nuova Regione Campania, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e i Sindaci facciano tutti la propria parte per lo sviluppo di un territorio magnifico che trova ancora inespresse le sue possibilità.