REGIONALI IN CAMPANIA, GLI EX PSI CONTRO FICO: “CAMPO LARGO, E’ UNA MAIONESE IMPAZZITA”

“Il cosiddetto campo largo si è trasformato in una maionese impazzita che nasconde, sotto la retorica dell’unità, le sue profonde contraddizioni e l’opportunismo di chi pensa solo a garantirsi un seggio”. E’ quanto afferma Felice Iossa, già sottosegretario all’Industria. “I Cinquestelle – ricorda Iossa – sono stati per dieci anni all’opposizione di Vincenzo De Luca, e oggi gli stessi vengono chiamati a garantirne la continuità. È una contraddizione politica enorme, aggravata dal conflitto permanente tra De Luca e il Pd, che ha reso ingovernabile la Campania. Questo è il cosiddetto campo largo di una sinistra pasticciona, che ha smarrito la bussola della coerenza e dei valori”. Per quanto riguarda il PSI, “il partito, un tempo casa dei riformisti – secondo Iossa – è diventato una Circumvesuviana piena di passeggeri abusivi. Non si può candidare nelle fila del PSI chi ha offeso in modo indegno Bettino Craxi e un sindaco socialista che ha dato tutto se stesso al partito. È inaccettabile che la direzione socialista si pieghi a logiche di potere, tradendo la propria storia”. “Il cosiddetto codice etico – aggiunge Iossa – viene ormai usato con spregiudicatezza per saltare dal giustizialismo al garantismo a seconda della convenienza. È un’offesa alla Costituzione e alle leggi dello Stato: è la legge, non i moralisti di turno, a stabilire chi può candidarsi e chi no. Assistiamo a una vera e propria campagna acquisti di ex amministratori in fuga. Il centrodestra ha capito che può giocarsi una partita decisiva: sul Golfo di Napoli la forbice dei sondaggi si è già ristretta”. “Il nostro campo ideale – conclude Iossa – è quello della nostra cultura riformista, della nostra storia e della nostra identità, non quello di una sinistra confusa che baratta la dignità per un posto in lista. Il PSI non può essere ridotto a un taxi per l’opportunismo politico”.