Carlo Calenda ha dato a tutti i suoi uomini e le sue donne la consegna del silenzio: un ordine perentorio, partito nel primo pomeriggio, per evitare di alimentare ulteriori polemiche con i “sodali” di Italia Viva, ma anche per far ricadere tutta la colpa del mancato accordo sulla nascita del partito unico, sulle spalle di Matteo Renzi. Calenda non parla e vuole che neppure i suoi dicano nulla, anche perchè la situazione è talmente delicata che una frase in piu’ sancirebbe la fine anticipata di ogni possibilità di ripresa delle trattative. Sullo sfondo la gestione dei fondi del 2×1000, quelli che gli italiani con le dichiarazioni dei redditi assegnano ai singoli partiti: tanto Azione quanto Italia Viva non ci vogliono rinunciare, ben sapendo che la creazione di un nuovo partito comporta una condivisione sui metodi di utilizzo dei fondi.
