ANTONIO LOMBARDI (FEDERCEPI COSTRUZIONI): “UN PIANO MARSHALL PER IL SETTORE DELL’EDILIZIA”

L’ultima indagine Cresme, presentata questa mattina Milano, certifica un trend negativo del comparto dell’edilizia già ampiamente previsto da Federcepicostruzioni, e che potrebbe di qui a poco presentare un conto ancor più allarmante dal punto di vista occupazionale e su tutto l’importante indotto collegato alle costruzioni.

L’edilizia nel 2024 perde 19 miliardi di euro, e registra una flessione negli investimenti del 4,2%, con stime negative per l’anno che sta per iniziare.

Colpa dello stop al Superbonus, che provoca un -16,9% nei programmi di rinnovo dell’edilizia residenziale (dopo il -3,8% del 2023): trend che non si arresterà nel prossimo anno. Cresme, infatti, stima una ulteriore flessione del -21,1%.

“E’ purtroppo evidente – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – che cali così considerevoli, pari ad un quinto degli investimenti complessivi, non potranno non avere conseguenze pesantissime anche sull’indotto e sull’occupazione. Stando alle stime del nostro Ufficio Studi, i posti di lavoro persi, alla fine del prossimo anno, potrebbero arrivare anche ad un milione, con tutte le conseguenze, anche sul piano sociale, facili da immaginare”.

Se da un lato la disponibilità di risorse rende il quadro complessivo meno sconfortante – conclude la sua analisi il presidente Lombardi – dall’altro i ritardi nell’utilizzo destano non poche preoccupazioni. Occorre un vero e proprio piano Marshall che accentri decisioni e responsabilità e consenta l’immediato utilizzo di tutte le risorse disponibili, accelerando programmi e progettualità, e aprendo immediatamente cantieri. Per il comparto delle costruzioni si profila un 2025 preoccupante, che potrebbe impattare sensibilmente sull’economia generale e sull’occupazione: rinviare ancora, riprogrammare, o tergiversare tra solite ben note inefficienze e burocrazia spasmodica, è un lusso che il nostro Paese, ed il Mezzogiorno in modo particolare, non può assolutamente permettersi”.