L’Asl Salerno chiude i conti con una perdita di 19 ml di euro per effetto della riduzione dei contributi regionali. Riduzione che, come ha spiegato il direttore generale Squillante, è arrivata nel gennaio 2013, a spese fatte. Il direttore Squillante precisa che l’azienda sanitaria può razionalizzare, spendere meglio ma se non vi è il trasferimento del “socio di Capitale”, una sola gestione oculata non basta per combattere il gap.
“Questo”, continua il direttore, “a causa di un forte indebitamento pregresso che ancora continua a pesare sulla gestione dell’azienda. Siamo riusciti, nonostante tutto, a ridurre comunque l’esposizione debitoria dell’asl di circa il 16%”.
Il conto Economico dell’Asl mostra una riduzione sia dei Ricavi (minore trasferimento della Regione)che dei Costi, anche se il direttore precisa che le economia sul personale sono giunte a livelli non più accettabili. Bisogna investire in Risorse Umane nell’ottica del lungo termine, perché bisogna guardare al futuro.
LA DIFFIDA DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL PD
I consiglieri regionali Anna Petrone, Gianfranco Valiante, Antonio Valiante, Donato Pica, Gennaro Mucciolo e Dario Barbirotti hanno diffidato il direttore generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante, “dall’adottare formalmente l’Atto Aziendale pubblicato il 27 giugno scorso – si legge – in dispregio delle disposizioni normative e delle prescrizioni del decreto commissariale 18 del 18 febbraio 2013”. I consiglieri regionali, componenti della Commissione regionale sanità, diffidano Squillante “dal curare la trasmissione dell’Atto al Commissario ad acta, in mancanza del prescritto parere della Conferenza dei sindaci, del comitato di rappresentanza dei sindaci e delle organizzazioni sindacali”. Infine, si chiede al presidente della V Commissione Sanità, Michele Schiano di Visconti, di convocare in audizione il direttore generale dell’ASL “con la massima urgenza”.
