ASSEMBLEA DEI SINDACI IN PROVINCIA CON LO GUARDO GIA’ RIVOLTO ALLE PROVINCIALI 2024

C’è già aria di campagna elettorale a Palazzo Sant’Agostino dove l’Assemblea dei Sindaci, nel pomeriggio di ieri, si è riunita per la ratifica – così come previsto dall’attuale normativa – del bilancio consuntivo, approvato con decreto monocratico dal Presidente Alfieri. I tanti capannelli tra i corridoi, come fuori dal Palazzo, hanno un solo tema: quando si voterà e chi si candiderà. “Ma la legge elettorale è quella che abbiamo letto?”, chiede un sindaco ad un suo collega, quasi a voler ottenere una conferma che, per il momento, ancora non c’è. “Non mi candido”, sussurra un consigliere provinciale in carica, “con il collegio unico che copre tutta la Provincia, meglio fare le Regionali”. Strategie, alleanze possibili ed impossibili in uno degli ultimi atti dell’attuale Amministrazione Provinciale di Salerno. Non c’è il pienone dei vecchi tempi in aula, mancano tanti sindaci importanti (da Nocera Inferiore a Battipaglia) che hanno delegato un semplice consigliere o, addirittura, come nel caso del centro della Piana del Sele, non hanno neppure partecipato all’assemblea. L’impressione è che tutti abbiano capito che il vecchio sistema, quello dove la politica eleggeva i politici, è stato archiviato dal Governo Meloni che ha avuto il coraggio di chiudere con la pessima legge Delrio, restituendo fondi e competenze vere alle Province, ma anche legittimazione popolare a chi si candida a guidare l’amministrazione provinciale o a sedere in Consiglio Provinciale.