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BEPPE GRILLO METTE FUORI DAL M5S IL SENATORE SALERNITANO CIOFFI. E’ BUFERA NEL MOVIMENTO. ED IL PARLAMENTARE SALERNITANO SCRIVE: “PIU’ SICUREZZA E LEGALITA'”

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sconfessano i senatori dell’M5s che mercoledì hanno presentato, facendolo approvare,un emendamento (a firma Buccarella e Cioffi) per l’abolizione del reato di clandestinità.

 

«La loro posizione in Commissione è del tuttopersonale, non faceva parte del programma. Non siamo d’accordo sia nel metodo e nel merito». E in Senato, durante la discussione sull’emendamento presentato dai due, è scoppiata una bagarre, quando i leghisti hanno alzato dei cartelli di protesta contro l’abolizione del reato di clandestinità .

 

ECCO LA DICHIARAZIONE DI CIOFFI AFFIDATA A FACEBOOK 

 

Mai più clandestini indagati solo per aver messo piede nel nostro Paese. In commissione Giustizia oggi il Governo ha dato parere favorevole all’emendamento presentato da me e Maurizio Zizio Buccarella per abolire il reato di immigrazione clandestina. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità.

 

POI LA PRECISAZIONE DI GRILLO SUL METODO DA ADOTTARE 

 

Qualche precisazione sul metodo di relazione tra eletti, iscritti e elettori del M5S per la formulazione di nuove leggi.
1. L’eletto portavoce ha come compito l’attuazione del Programma del M5S
2. In caso di nuove leggi di rilevanza sociale non previste dal Programma, come può essere l’abolizione del reato di clandestinità, queste devono essere prima discusse in assemblea dai proponenti e quindi proposte all’approvazione del M5S attraverso il blog
3. In caso di approvazione, i nuovi punti saranno inseriti nel Programma che sarà sottoposto agli elettori nella successiva consultazione elettorale

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