L’amministrazione comunale discute sulla Tassa di soggiorno. Gli operatori turistici ribattono con il contributo di arrivo. La proposta arriva da Marina
di Camerota e potrebbe rivoluzionare il modo di fare turismo lungo la Costiera Cilentana con una più stretta collaborazione tra gli operatori turistici e gli
amministratori cittadini.
Il Cilento ha competitor agguerriti nelle altre località costiere europee e mediterranee, aggiungere quindi una tassa di
soggiorno può rendere meno competitiva l’offerta turistica cilentana, già appesantita dalle criticità strutturali e burocratiche. Il Consorzio Turistico
Cilento si è già opposto alla istituzione della tassa di soggiorno tentata dalla scorsa amministrazione comunale di Camerota, che, senza consultare gli
operatori turistici, aveva deliberato, primo comune nel Cilento, una tassa di 1,50 euro al giorno prevedendo un introito di 2.000.000,00 euro da spendere
soprattutto nel settore della raccolta rifiuti solidi urbani. “Restiamo fermi sulla nostra posizione – dice il presidente del Consorzio, Giuseppe Volpe –
la tassa andrebbe a penalizzare i flussi turistici in arrivo, in un periodo difficile, con la crisi economica che ha colpito duramente il settore
turistico già nello scorso anno quando abbiamo visto i fatturati diminuire con percentuali anche a due cifre. Ma questo non ci impedisce di prendere atto
dell’intenzione dell’Amministrazione Comunale di costituire un fondo per migliorare l’offerta turistica, con azioni strutturali e servizi, anche per una
necessaria riqualificazione paesaggistica dell’ambiente urbano di Camerota che non dà al turista che arriva l’immagine di un centro turistico”. La proposta avanzata dal Consorzio prevede quattro punti specifici. Il contributo di arrivo dovrà essere di 1,00 euro qualsiasi sia la durata della permanenza, costo sostenibile anche se eventualmente assorbito dalla struttura ricettiva sgravando così il turista e potendo costituire una accattivante offerta con lo
slogan “Camerota tax free”. I fondi raccolti dovranno essere gestiti esclusivamente nei settori della promozione turistica, degli eventi, e della
riqualificazione urbana, mediante un programma preventivo preparato da Comune ed operatori turistici entro il 15 ottobre di ogni anno per la stagione
turistica successiva, e da realizzare già per Pasqua che dovrà costituire l’ apertura della stagione. Il programma e la gestione dei fondi dovrà avvenire
mediante una commissione paritetica costituita da Comune ed operatori turistici. Il Consorzio chiede poi un impegno serio e reale dell’
Amministrazione Comunale ad accertare la notevole evasione fiscale dei tributi comunali (Tarsu, Imu), in modo da poter allargare la base imponibile e
conseguentemente abbassare le aliquote impositive. L’Amministrazione Comunale pare intenzionata a cogliere la proposta del Consorzio “Ci consentirà di
rendere il contributo sostenibile” dice il sindaco Antonio Romano. Il contributo sarà notevolmente inferiore rispetto a quello dei comuni viciniori
(Centola, Pisciotta, Vibonati, San Giovanni a Piro, dove si parla di tassa giornaliera per un costo fino a 6,00 euro).
di Carmela Santi – tratto da IL MATTINO