Impegno a Salerno
Continuerò a fare il mio lavoro di Sindaco di Salerno. Qualcuno aveva manifestato incertezze, dal momento che in questi giorni assistiamo a diverse dimissioni, vere o finte, per andare alla Camera o al Senato: una vera fuga dalle responsabilità. Io resto a fare il mio lavoro, anzitutto per una ragione di amore per la mia città e di rispetto per quel 75% di cittadini che mi hanno dato fiducia e di quelli che con me condividono la fatica dell’attività amministrativa. Resto perché è un periodo drammaticamente difficile per l’Italia e per Salerno: è doveroso fare il proprio dovere tanto più quando è più faticoso. Continuo a fare appello ai miei concittadini affinché abbiano senso di responsabilità. Mi riferisco in particolare al delicato problema dei rifiuti: mai come in questo periodo, in attesa di un chiarimento in merito alle responsabilità e alle competenze, c’è bisogno di comportamenti civili. Guardiamo al futuro, noi non siamo in fuga.
Situazione nazionale
Negli anni ’90 abbiamo avuto lo scandalo tangentopoli. È passato un ventennio: si sono persi i freni inibitori, si è persa la memoria della correttezza e della sobrietà istituzionale e, anno dopo anno, sono pian piano riprese le ruberie. La magistratura si è addormentata per anni e ciò ha fatto crescere i comportamenti scorretti; poi ci si sveglia quando questi comportamenti sono ormai troppo diffusi.
I cittadini salernitani possono essere orgogliosi e possono camminare a testa alta, perché nel Comune di Salerno non si ruba e non si spreca un euro: in questo panorama nazionale di vergogna noi siamo un’altra cosa.
Non succede solo in Lombardia che si chiedano voti alla malavita: questo accade in tutta la Campania.
Ciò che è diventato drammatico è la perdita della dignità delle istituzioni: non c’è più nessuna remora, nessun vincolo. Un esempio è un recente bando dell’Asl di Salerno: queste non sono altro che porcherie clientelari. Quando si ritiene di intervenire per contrastare questo accaparramento privato delle istituzioni pubbliche? Questo è l’inizio della corruzione, non ci vuole tanto a capirlo. Questa è l’attuale situazione ed è un problema che accomuna tutti, dalla Calabria, al Lazio, alla Lombardia: oggi assistiamo a queste infiltrazioni di poteri criminali nelle istituzioni. La situazione rischia di diventare ancora più drammatica perché stanno approvando una riforma elettorale, che finirà per corrompere tutta l’Italia. La reintroduzione delle preferenze è una grande palla: se si vuole davvero far scegliere ai cittadini si fanno i collegi uninominali, come si fa in Francia e Gran Bretagna. La reintroduzione delle preferenze significa il mercato dei voti, significa mettere l’Italia nelle mani della delinquenza organizzata.
Sembra quasi che l’unica via d’uscita sia una vera tragedia nazionale. Ci eravamo andati vicino a novembre scorso, poi Monti ha salvato l’Italia: pur commettendo qualche errore, questo governo ci ha fatto recuperare dignità. Subito dopo, però, abbiamo ripreso a fare i balletti di sempre.
Dobbiamo gratitudine a Monti, ma ci sono decisioni di merito che vanno discusse. La prima questione è l’atteggiamento nei confronti dei comuni: si stanno distruggendo i comuni d’Italia, dire che i tagli si fanno senza toccare i servizi è una provocazione. Il Comune di Salerno ha subito un taglio di oltre 25 milioni in due anni e rischia di pagare, insieme agli altri pochissimi comuni virtuosi d’Italia, più dei comuni nei quali si è rubato; questo perché la nostra programmazione teneva conto delle risorse di 3 anni fa: se subisco un taglio di 26 milioni posso recuperare qualcosa, ma non tutto. Noi che siamo stati un comune virtuoso, che investe e rispetta la legge – basti l’esempio della raccolta differenziata – abbiamo subito gli stessi tagli dei comuni viziosi e ora rischiamo di essere penalizzati e di avere una situazione di pre-dissesto. Questa, paradossalmente, è mancanza di rigore: un governo serio dovrebbe premiare i comuni virtuosi e penalizzare quelli che pensano a fare clientele e che non producono niente. Oggi, invece, ancora una volta, assistiamo a tagli lineari. La seconda questione riguarda la concretezza amministrativa: non si fa altro che conferenze stampa, ma non si sa, ad esempio, quante siano le risorse disponibili per aprire cantieri. La terza questione è il problema della burocratizzazione: nessuna procedura burocratica è stata snellita, nessun ente inutile è stato tolto di mezzo; abbiamo solo avuto ulteriori tagli sul pubblico impiego.
Così proprio non va, ci sono decisioni che riguardano gli enti locali che non hanno alcun senso. Dovevamo avere una restituzione dal governo di 1,8 milione per la differenza relativa all’incasso dell’IMU rispetto alle previsioni: il governo non solo non ci ha restituito quella cifra, ma ci ha tagliato altri 2 milioni. E ancora, capitolo pagamenti per un’opera pubblica: come posso pagare a 30 giorni un’impresa se lo Stato mi rinvia un pagamento per 1 anno e mezzo. Altra decisione discutibile: per i lavori di somma urgenza si devono riunire i consigli comunali entro 10 giorni per non avere debiti con il bilancio. Teoricamente è una cosa giustissima, ma se per esempio si verifica una frana a via Ligea, in 10 giorni non abbiamo neanche fatto il montaggio dell’impalcatura: riunire il consiglio comunale a cosa serve se non ho ancora ratificato la spesa? Così l’Italia muore. La soluzione ora è avere un governo serio e rigoroso, ma che abbia la conoscenza e la sensibilità politica per capire come si fa a tirare avanti in un paese, in un comune, in una famiglia. Questa sensibilità manca: ho la sensazione che quello che dovevano dare all’Italia lo hanno già dato.
Rifiuti
Entro quest’anno scadono i contratti che il Comune ha con il Consorzio di Bacino: da lì si dovrebbe decidere il trasferimento di tutte le competenze ai comuni, cosa che ci consentirà di darci un’organizzazione seria ed efficiente del servizio. Il mio appello, nel frattempo, va ai cittadini, ai quali chiedo di aiutarci a non creare problemi. In questo periodo di chiusura delle isole ecologiche dobbiamo trovare un’altra area dove collocare i rifiuti ingombranti, ma per poter utilizzare questa area dobbiamo avere le autorizzazioni ambientali.
Trasporti
Il Cstp si può salvare. Si potrebbe attuare una ricapitalizzazione di soli 2 milioni che porti in pareggio l’azienda: il Comune dà la sua disponibilità a partecipare a condizione che tutti facciano il loro dovere, che la Provincia restituisca i soldi tagliati e che la direzione sia affidata ad una persona competente e diversa da colui che l’ha fatta fallire. Ho visto che anche i sindacati si sono dichiarati disponibili a qualche sacrificio. A queste condizioni si può salvare l’azienda e i 600 posti di lavoro. Noi diamo la disponibilità, non possiamo fare altro.
Sicurezza
Martedì avremo una riunione del comitato per l’ordine pubblico, sarà un’importante occasione per confrontarci con Questore, Prefetto e forze dell’ordine e per rendere conto di diverse situazioni delicate in molte parti della città. Dobbiamo lavorare per liberare la città da questi fenomeni e a volte purtroppo siamo da soli; capisco che le forze dell’ordine siano impegnate nelle questioni della grande delinquenza, ma non si può scaricare tutto sulla Polizia Municipale.
Luci d’Artista
Purtroppo il problema a Piazza della Libertà non ci consentirà di utilizzare il parcheggio che avevamo programmato di attivare per Luci d’Artista. Abbiamo fatto richiesta alle Ferrovie per avere un aumento delle corse dei treni regionali: la soluzione ideale sarebbe avere almeno altre tre corse serali in più, di cui l’ultima dopo mezzanotte; potremmo fare una campagna di sensibilizzazione per l’uso dei treni, soprattutto per chi viene dall’area napoletana. Cercheremo di mettere anche delle navette, come lo scorso anno. Ma è chiaro che con la metropolitana sarebbe tutto diverso. Noi continueremo a combattere, spero che i consiglieri regionali si sveglino.
Eventi e turismo
Nel corso della settimana abbiamo presentato il progetto della Stazione Marittima alla Triennale di Milano e un concorso internazionale di idee nell’ambito del distretto turistico Ro.Sa. che sarà presentato alla Biennale di Venezia. È, inoltre, comparso un lungo articolo dedicato alla città di Salerno su un giornale svedese. E ancora abbiamo in città decine di congressi medici, un evento dedicato alla moda e dal 19 al 21 ottobre avremo il congresso nazionale degli scout che porterà in città 1600 persone; abbiamo, infine, stipulato un’intesa con i commercianti perché si consenta a chi spende 20 euro in un negozio salernitano abbia uno sconto sul parcheggio.
Opere pubbliche
Abbiamo firmato un protocollo con il provveditorato per utilizzare alcuni mutui a loro intestati a per l’edilizia scolastica e abbiamo avuto finanziamenti per il rifacimento di alcune scuole: Don Milani, Torrione Alto, Elementare Convitto Nazionale, Alfano, Calcedonia, Tasso, per un importo complessivo di 2,3 milioni; poi attueremo interventi di manutenzione presso la scuola Pirro e le scuole di Via Martiri Ungheresi, Salita Montevergine, Via Lungomare, Via Laspro, Via Abella Salernitana, Piazza Ovidio Serino, Viale delle Querce, Via Cesare Battisti.
Per trovare altre risorse abbiamo messo in vendita alcuni immobili facenti parte del patrimonio comunale.
Abbiamo un ritardo al Trincerone Est a causa della solita trattativa infinita con le ferrovie, che ancora non ci hanno dato il programma dei passaggi dei treni, senza il quale non possiamo iniziare a fare la palificata a via Diaz. Continueremo a sollecitarli per questa ragione e anche per velocizzare i tempi per lo sfondamento del fascio binario sulla Lungoirno.