Dalla riforma dei taxi alle limitazioni al bonus da 200 euro, dal reddito di cittadinanza alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Senza dimenticare le incognite legate a un eventuale nuovo invio di armi all’Ucraina. Sono alcune delle “trappole” parlamentari guardate dal governo per le prossime settimane, dopo la tornata elettorale del 12 giugno e in parallelo alla «deadline» del 30 giugno per centrare i 45 obiettivi collegati alla nuova tranche del Recovery Fund. Il tutto dopo aver aggirato, per il momento, lo scoglio del disegno di legge per la concorrenza, con l’intesa sui balneari sotto forma di sostanziale rinvio tecnico, e sbloccato il dossier della delega fiscale, ma non senza riserve da parte di Leu.
