“Il Piano Mattei è partito e sta funzionando. E’ un nuovo strumento di cooperazione. Oggi c’è un approccio nuovo”, ha affermato il vice ministro degli esteri, Edmondo Cirielli, nel suo intervento al panel “Mediterranea” di Atreju, sottolineando che l’Italia è “un forte ancoraggio dell’Africa e del Sud Globale per l’Occidente”. “Il Piano Mattei ha anche una funzione geopolitica e serve a dare un nuovo modello agli Occidentali per lavorare nel Sud Globale e in Africa in particolare”, ha aggiunto. “Il Piano Mattei è una offensiva geopolitica per fare capire a queste persone che l’Occidente con i suoi valori, non solo con i suoi soldi può essere una linea migliore per il loro sviluppo”. Il Piano Mattei è uno “strumento di approccio nuovo all’Africa dove noi tutti occidentali spendiamo molti soldi ottenendo fino a ora risultati modesti”, non solo dal punto di vista geopolitico ma anche dello sviluppo”. L’Italia sta facendo una grande operazione di bonifica partita dal ministero dell’Agricoltura e raccolta dalla Cooperazione allo sviluppo, per cui il Nordafrica non sarà più granaio dell’Impero romano ma sarà granaio dell’Africa e darà all’Italia e all’Europa sovranità alimentare. C’è una grande attenzione per il Piano Mattei, dalla Norvegia, dal Giappone, dalla Svizzera, e con l’Ue che lo finanzia. “Andiamo nella giusta direzione”.