Sulle concessioni balneari il governo ha assecondato le richieste dei concessionari determinando il caos. Ha usato l’argomento dei piccoli concessionari, delle gestioni familiari, per difendere i grandi concessionari che utilizzano pezzi delle nostre spiagge a prezzi irrisori facendo enormi guadagni. Ora siamo in un pasticcio la cui colpa è solo ed esclusivamente del governo. Alle soglie dell’inizio della stagione estiva siamo nell’incertezza più assoluta: i comuni e le regioni non sanno cosa fare in assenza di una legislazione uniforme a livello nazionale, i concessionari sono sul piede di guerra, mentre i cittadini ne subiranno le conseguenze. Un vero capolavoro.
Lo afferma l’onorevole dell’Alleanza Verdi e Sinistra Franco Mari.
Il lungomare italiano è pressoché diventato un lungo-muro: mura e cancelli imprigionano il mare e le spiagge per chilometri, li sottraggono al territorio, ai cittadini, prosegue Mari. Negli ultimi anni nell’opinione pubblica è maturata, anche a causa di un uso eccessivo dello strumento della concessione esclusiva, una nuova consapevolezza: le spiagge sono beni comuni. La Meloni ha governato malissimo una materia delicata, su cui è alta l’attenzione dei cittadini. A questo bisogna aggiungere un’idea predatoria dell’ambiente da parte della destra. Alleanza Verdi e Sinistra sostiene le proposte e le iniziative del coordinamento Mare Libero, delle associazioni ambientaliste e dei comitati che da anni si battono affinché le spiagge non siano solo fonti di guadagno per pochi, ma un diritto per tutti di accedere liberamente al mare, conclude Mari.