Non c’è l’intesa all’interno della maggioranza per la controriforma della Legge Elettorale della Campania, approvata lo scorso 5 Novembre, per consentire ai sindaci, almeno fino a 5mila abitanti, di potersi candidare alle prossime elezioni regionali, senza l’obbligo delle dimissioni. I consiglieri regionali dei piccoli partiti – che avevano avanzato questa ipotesi – sono tornati con le pive nel sacco perchè da parte, in primo luogo, del Partito Democratico, non c’è nessuna volontà di procedere a questa riforma. La controproposta, messa sul tavolo, ma subito bocciata, è stata quella di un ulteriore innalzamento della soglia di sbarramento almeno al 3% a fronte del 2,5%, approvato in Consiglio Regionale.
Cadono nel nulla, dunque, anche gli appelli che l’Anci Regionale della Campania, con il Presidente Carlo Marino in prima fila, aveva rivolto ai consiglieri regionali dopo l’approvazione della Legge Elettorale Regionale che, di fatto, ha eliminato tutti i sindaci dalla prossima competizione elettorale.